I Dipartimenti Statali del Trasporti (DOT) si trovano nella posizione di poter ridurre notevolmente l’inquinamento derivante dalla mobilità, non solo direttamente con la propria azione e risorse, ma anche grazie all’uso di programmi sovra-statali di cui hanno il controllo di fatto degli investimenti. Oggi negli USA è disponibile lo Infrastructure Investment and Jobs Act (noto anche come Bipartisan Infrastructure Law, BIL). Se gli Stati scelgono di spendere queste risorse in progetti tradizionali come le autostrade, aumenteranno traffico e inquinamento, faranno danni alla salute, rafforzando un sistema ingiusto e diseguale. Sostenendo invece gli spostamenti pedonali, ciclabili, i mezzi pubblici e in generale ogni opzione sostenibile, gli Stati potrebbero ridurre molti impatti negativi indotti dalla mobilità offrendo agli abitanti di ogni fascia sociale un migliore accesso a trasporti affidabili efficienti ed economici.
Molti esperti come noi al Rocky Mountain Institute hanno rilevato la necessità di ridurre le distanze percorse con un veicolo a motore (vehicle miles traveled – VMT), ma non basta ridurre VMT per eliminare l’inquinamento da trasporti. Oltre a guidare meno dobbiamo spostarci dalla propulsione a benzina verso l’elettrico (EV) e realizzare una rete di ricarica in grado di garantire l’alimentazione. Ecco perché RMI ha sviluppato il suo sistema Smarter Mobility Options for Decarbonization, Equity, and Safety (Smarter MODES) Calculator, a quantificare precisamente i vantaggi di scelte di mobilità climate-friendly nella prospettiva di uno scenario di diffusione di massa anche del veicolo elettrico. Investendo in modo articolato e consapevole in queste direzioni gli Stati possono così risparmiare anche miliardi di dollari in energia, spese sanitarie, vite umane, e prevenire enormi quantità di inquinamento.
Il consumatore al centro delle scelte di mobilità
Quando si sceglie un tipo di trasporto diverso dall’auto privata si possono risparmiare soldi, andare normalmente al lavoro, avere una salute e servizi migliori. Il sistema di calcolo Smarter MODES dimostra con alternative pratiche che la famiglia americana media riesce a risparmiare 750 dollari in carburante e manutenzioni, che è come avere gratis internet per un anno. E contando meno sul veicolo di nuovo la famiglia media arriva a 1.300 dollari in meno da pagare per il deprezzamento. Presi complessivamente questi risparmi possono arrivare a otto trilioni nel 2050: che fanno il valore totale di Microsoft, Apple, e Amazon sommati. Il calcolatore Smarter MODES usa prospettive ampie sugli effetti finanziari, stimando non solo quanto costa possedere un’auto, ma valutando anche i costi sociali. Per esempio, nel 2050 riducendo del 20% le distanze percorse pro capite per veicolo si risparmiano 408 miliardi di costi sanitari solo dal miglioramento della qualità atmosferica, e 3,5 trilioni dalla riduzione degli incidenti stradali. Gli Stati possono realizzare questi risparmi e orientare altrove le risorse.
Gli americani meritano un sistema di mobilità più equo e sicuro
I costi monetari degli incidenti stradali non vanno considerati separati da quelli umani. Quando veicoli e corpi competono per lo spazio vince sempre l’auto. Spostando passeggeri verso i più sicuri autobus o treni, costruendo percorsi protetti per ciclisti e pedoni, diminuiamo la probabilità di collisioni mortali promuovendo la scelta di modalità attive. Attivo vuol dire sano: camminare e pedalare mantengono in forma, guidare meno è inquinare di meno, quindi provocare meno asma e problemi circolatori. Inoltre, un sistema più diversificato e con migliori mezzi pubblici serve ai 28 milioni di americani che oggi non si possono permettere o non vogliono guidare un’auto. Nel 2050, calcoliamo che una riduzione del 20%nazionale pro capite del VMT potrebbe direttamente prevenire oltre 180.000 vittime da incidenti stradali e oltre 1,5 morti da cattiva qualità dell’aria, oltre a promuovere stili di vita più sani. Il che vuol dire 50.000 vite salvate ogni anno: immaginiamoci uno stadio di baseball pieno per la finale.
Trasporti economici e puliti sono uno strumento per la crisi climatica
Ciascuno Stato è responsabile per la sua quota di inquinamento da trasporti. Recentemente la Federal Highway Administration (FHWA) ha introdotto una nuova richiesta perché calcolino quello indotto da progetti a finanziamento federale – in sostanza le autostrade – e sviluppino programmi per ridurlo nel tempo. L’elettrificazione dei veicoli è un percorso ovvio in questo senso. Ma ci vorrà tempo perché si esaurisca il ciclo di vita di tutti i veicoli alimentati a benzina, e il relativo inquinamento, da quello della dispersione urbana alle reti autostradali, e gli Stati si devono preparare. Il calcolatore Smarter MODES stima quanto inquinamento si possa risparmiare promuovendo il passaggio al veicolo elettrico e diminuendo le distanze medie percorse dai veicoli. Per esempio a fronte di un calo del 20% di VMT, al 2050 si evita l’emissione di 3 giga-tonnellate, l’equivalente del totale emissioni USA attuali in sei mesi. Per dirla in termini diversi comporre organicamente una serie di riforme parziali ci consente di anticipare il raggiungimento degli obiettivi climatici, e di aggiungerne di enormi dal punto di vista sociale. Alcuni Stati già stanno operando in questa direzione, tra i primi California, Colorado, Minnesota, Connecticut, e lo Stato di Washington, diminuendo in particolare i chilometri percorsi, e politiche analoghe sono in corso di studio nello Stato di New York e in Maryland.
Riduzione dei chilometri percorsi e diffusione dell’elettrico
Ridurre VMT va di pari passo con la crescita di EV, specie di quel tipo di veicolo elettrico che non è un’automobile, ovvero monopattini e biciclette a batteria, quadricicli ecc. Rispetto alle auto elettriche questi veicoli più leggeri consumano meno energia. Se disponibili insieme all’offerta di opzioni come spostarsi a piedi e altre mobilità non motorizzate, contribuiscono a non sovraccaricare la rete di ricarica e accelerano la diffusione di altri veicoli a batteria. I risparmi sono notevoli: nello Stato di New York un 20% in menoVMT pro capite può significare un calo della domanda di energia di oltre 240 Terawatt-ora tra oggi e il 2050. Quanto basta ad alimentare tutta la New York City di oggi per quattro anni e mezzo. Riequilibrando la domanda energetica degli Stati si possono spostare investimenti sul miglioramento della rete di ricarica e diffusione capillare. L’americano medio ne potrà approfittare per risparmiare a sua volta. Lo Smarter MODES Calculator ci mostra per lo Stato di New York come quel calo del 20 % di VMT cf risparmiare alla famiglia media oltre 1.200 kWh l’anno, come lasciare accesa la lavastoviglie senza posa per un mese.
Con Smarter MODES Calculator gli Stati possono iniziare da subito a ri-orientare gli investimenti
Un sistema efficiente di trasporto fa crescere i veicoli elettrici e diminuire la necessità di spostamenti veicolari. Gli uffici possono tradurre questo auspicio in realtà investendo i fondi disponibili verso politiche climate-smart, dalle biciclette elettriche agli autobus senza emissioni, invece che sprecarli in autostrade che l’inquinamento naturalmente lo aumentano oltre a imporre costi sociali. Il sistema di calcolo del Rocky Mountain Institute aiuta gli Stati a valutare le alternative di investimenti e priorità ai vari livelli: non sarà facile cambiare ma dobbiamo agire in fretta per conseguire i migliori vantaggi.
Da: Rocky Mountains Institute, 15 febbraio 2024; di Ryan Warsing, Jackie Lombardi, Miguel Moravec, Drew Veysey, Bryn Grunwald; Titolo originale: States Can Quantify the Benefits of Climate-Friendly Transportation Options With RMI’s Smarter MODES Calculator (con tavole sinottiche dei dati accennati e links) – Traduzione di Fabrizio Bottini