Hallo boys: traversammo tutto l’Illinois!

Quando alla fine degli anni ’70 l’ayatollah Khomeini tornò dal suo lungo esilio parigino dopo la caduta dello Scià e l’istituzione della Repubblica Islamica iraniana, una delle piccole cose di cui si occupò la cronaca fu la pubblicazione dei suoi precetti di vita quotidiana, una serie di regole che stabilivano cosa fosse giusto, un po’…

Cosa ci perdiamo non capendo la smart city

La verità sta nelle cose, anche se queste cose spesso e volentieri le ignoriamo, preferendo fare come quel famoso tizio raccontato da Platone sul suo Mito della Caverna: lui preferisce di gran lunga guardare da un’altra parte, e convincersi che la realtà sono le ombre proiettate dal fuoco sulle pareti della grotta. Un sotterfugio utile,…

Anche il commercio in scatola è digeribile

Quante volte, nel corso delle infinite titaniche lotte fra le forze del bene e del male (almeno secondo la vulgata popolare) degli esercenti locali e delle grandi catene, qualcuno ha provato a pronunciare la parola “formato”? Poche, quasi nessuna. Forse, e probabilmente perché si tratta del vero oggetto del contendere mentre è noto che le…

La suburbanizzazione della città

Ci sono parecchi modi di guardare quel che ci accade attorno, e forse è sempre meglio assumere varie prospettive di osservazione, fermo restando che poi il giudizio positivo o negativo non debba per forza cambiare. Quando per esempio alcuni anni fa Anna Minton leggeva la diffusione nel mondo dei Business Improvement Districts come privatizzazione dello…

Estetica nazionalpopolare e scena del crimine

Dietro casa mia c’è un miscuglio di cose abbastanza frequente nelle aree in trasformazione: lotti con edifici a corte ristrutturati o in via di ristrutturazione, altri praticamente ingombri di macerie, o già riempiti da quel complemento indispensabile della città moderna che gli immobiliaristi chiamano loft. Poi ci sono naturalmente i fabbricati industriali ancora in piedi,…

La città circondata da una greenbelt agricola (1921)

La città ideale del futuro non deve essere quel che sono divenute le moderne metropoli industriali, ovvero regioni urbane dedicate soltanto alla produzione, amministrazione, residenza, galleggianti come isole di vita autonoma in un oceano di aperta campagna, dei cui interessi e scopi i cittadini si curano poco o nulla. Fra gli obiettivi del movimento per…

I trasporti urbani sono appunto urbani, lo sapevate?

Capita qualche volta di discutere – niente polemiche, per carità, giusto oneste discussioni – con gli appassionati di ciclismo, a proposito delle realizzazioni di nuove piste. Oggetto del contendere di solito è il giudizio comunque positivo per qualsiasi nuova opera che consenta comodamente di sfrecciare qui e là su due ruote, e il dubbio che…

Movida a bassa intensità

Certi comportamenti li odio, ho la forte tentazione di tirare in testa a quella gente la prima cosa che mi capita in mano. Per adesso prevale ancora, per fortuna, il ricordo dell’unica esperienza di confronto diretto, casualmente positiva. Erano le tre del mattino passate, di una notte afosa, e tre idioti continuavano a raccontarsene di…

Ciao metropoli, e grazie per il pesce!

Il ciclo del metabolismo urbano, inteso in senso stretto stretto, ovvero di ciò che si mangia e si espelle, in pratica sta alla base della nostra storia recente. Uno dei primati degli antichi romani, legioni marcianti a parte, era la straordinaria capacità di gestire le cloache e in genere il sistema delle acque, consentendo di…

Nando Mericoni va a cercà donne sur teritorio urbano (corigeme se sbalio)

Qualche anno fa, in un saggio piuttosto articolato, un critico di architettura internazionale proponeva una immagine piuttosto inedita di distretto territoriale socioeconomico e produttivo italiano. Partendo da settori come la moda e il design, veri fiori all’occhiello nazionali, ne tracciava con grande capacità intuitiva una serie di rivoli che, tagliando trasversalmente spazio, società, flussi e…