La città è la sua regione urbana

Quando si accusano certi conservazionisti a senso unico di non aver capito nulla delle città che vorrebbero «tutelare», non si sta certamente facendo un discorso di stile, estetizzante, e neppure provando ad aggiungere valori sociali alle loro idee, che certamente non hanno nulla da imparare in questo senso: il conservazionista, in altre parole, non è…

La gentrification del basilico e della lattuga

Lo sviluppo è fatto di equilibri e anche di squilibri, di vuoti che vengono riempiti da flussi, filiere corte e lunghe che si intrecciano, interessi che si sovrappongono, si scontrano, si mescolano. Ogni tanto però salta fuori che si è esagerato dimenticandosene un pezzo, o meglio facendo finta di scoparlo sotto il tappeto senza che…

La resurrezione e trasfigurazione del «Lifestyle Center»

Negli anni ’90, all’ascesa della relativa innovazione culturale costituita dal New Urbanism, si accompagnava una sperimentazione di modelli alternativi, o evoluzioni di formato per meglio dire, dei paradigmatici claustrofobici baccelli stigmatizzati dal capitolo introduttivo di Suburban Nation, il libro denuncia fondativo del movimento. Probabilmente assai più interessanti delle ricette proposte direttamente dai progettisti aderenti al…

Un anno con l’Uragano Katrina

Isobare Sembrava la solita trovata giornalistica, per riempire i titoli di stampa e telegiornali con qualcosa di diverso dai pettegolezzi da spiaggia, foto di trippe o tette un po’ sfocate sul blu marino d’ordinanza, stanche dichiarazioni dei soliti noti sui progetti per l’autunno prossimo. E invece quelle animazioni da colonnello dell’aeronautica, con gli spostamenti dell’uragano…

Crespi d’Adda: il patrimonio dell’umanità è un parco a tema?

Alcuni anni fa, scrivevo per Eddyburg questa specie di reportage, su richiesta di un’abitante che seguiva con apprensione certi sviluppi «strategici» su un luogo a dir poco unico, che al solito la nostra politica trattava, come ancora tratta, alla stregua di merce da scambiare per fatti propri, secondo il classico criterio: l’universo è il mio…

Dubai: un sinistro Paradiso (2005)

Il jet comincia la sua discesa, e si resta incollati al finestrino. La scena sotto è incredibile: più di cinquanta chilometri quadrati di isole color del corallo, a forma di puzzle del mondo quasi terminato. Nelle verdi acque basse tra i continenti, sono chiaramente visibili le forme affondate delle Piramidi di Giza e del Colosseo.…

Questioni per l’analisi sociologica a scala di quartiere (1915)

Prossimità e contatti di vicinato rappresentano le basi per la forma più semplice ed elementare di associazione con cui ci confrontiamo nell’organizzazione della vita in città. Interessi e associazioni locali danno vita a un sentimento, locale, e là dove la residenza è base per la partecipazione politica, la dimensione del quartiere è la base del…

E il suburbio si fece città, davvero?

C’è un aspetto che tutti i cultori dello sviluppo locale più o meno basato sul «dov’era com’era», specie in aree di progressivo spopolamento e impoverimento, colgono molto vagamente, sempre che se ne accorgano nel loro entusiasmo: quel com’era dov’era fa in qualche modo parte del cocktail della crisi, a volte ne è anzi la componente…

Il mercato come indicatore dello spazio pubblico

Ci sono sempre almeno tre prospettive in cui inquadrare un fenomeno: gli aspetti positivi e di progresso, gli aspetti negativi e potenzialmente regressivi, quanto ne risulta in realtà facendo una sintesi dinamica dei due estremi. Ovviamente, se il metodo dialettico pare piuttosto oggettivo in quanto tale, il giudizio di sintesi non può che essere influenzato…

Qualità urbana o estetica dei quattrini?

Pare piuttosto ovvio che l’aspetto estetico, o in generale i messaggi che ci manda in modo più o meno subliminale un ambiente fisico, meglio ancora se ce lo siamo costruiti su misura, sia un ottimo sintomo di qualità, di riuscita o meno della trasformazione a uso umano e sociale di un contesto. C’è addirittura, viva…