Diciamocelo: è la bicicletta che ucciderà il pianeta!

Pare certamente positivo che, in fondo seguendo virtuosamente e per l’ennesima volta l’intuizione di Jane Jacobs e non solo, l’interesse a proposito delle città si sia spostato abbastanza chiaramente da un approccio monolitico sulle immobili pietre (in senso lato, ovvero tutto ciò che interessa quasi solo architetti e ingegneri), giusto con qualche propaggine economica-sociale, a…

Dall’Ideale alla Città c’è di mezzo l’Ego

Che fa un colonizzatore o occupante militare che dir si voglia, appena posato il piede sul suolo d’oltremare? Come ci raccontano miriadi di quadri in ogni stile possibile e immaginabile, salta a terra (dalla scialuppa o dalla scaletta del modulo spaziale che dir si voglia) e ancora tra schizzi di spuma o polvere planetaria pianta…

L’albero, la città, e il portafoglio

Oggi si pone spessissimo l’accento su ciò che è o sarebbe «naturale», e quindi implicitamente chissà perché superiore, scordandosi del tutto di quanto la specificità umana stia pressoché completamente dentro al fatto di riuscire a sganciarsi in qualche modo dai vincoli naturali, dell’istinto, di una specie di ineluttabile fato ad essere sballottati di qui e…

Densificazione (a cosa dovrebbero servire gli architetti)

Quante volte abbiamo assistito allo scontro fra i cosiddetti ambientalisti e i cosiddetti cementificatori? I primi ad agitare lo spauracchio, del resto mica del tutto fantasioso, della catastrofe planetaria (o almeno cittadina) sul versante alimentare, o di pura abitabilità, se non si inizia a fermare del tutto il consumo di suolo a scopi urbani. I…

Una critica al movimento per la Città Giardino (1913)

Premessa del traduttore Nonostante il titolo, e forse anche nonostante le intenzioni, il testo che segue non è in senso stretto una critica al movimento della Città Giardino. Almeno al tipo di movimento che si studia nelle università, e che sta alla base di buona parte dell’urbanistica del Novecento. Trystan Edwards scaglia i suoi ironici…

Psicologia della natura nel millennio dell’artificio

Ogni tanto, anzi meglio spessissimo, spunta qualche ricerca scientifica a ricordarci che non siamo dei pezzi di ricambio meccanici, ma esseri viventi, parte della natura, e che dentro la natura tendiamo a star molto meglio che inseriti in un ingranaggio. Il problema è che quasi sempre questa scoperta dell’acqua calda si accoppia puntualmente a un…

La città cresce e la gente mormora

Chi contesta l’idea di una teorica crescita infinita lo fa, spesso del tutto ragionevolmente, sulla base di un assunto diciamo così filosofico, che trae spunto da un altro uguale e speculare assunto osservandone l’assurdità: non sta né in cielo né in terra che in una situazione di risorse finite non rinnovabili, lo sfruttamento (annullamento di…

Natura e civiltà: una predica della domenica (1961)

Non una fra le città italiane si sottrae al rimprovero di aver colpa grave contro il buon gusto e la storia: Milano vanta parecchi grattacieli, Napoli ne ha eretto uno nel bel mezzo del panorama cittadino, Torino ha guastato una delle più belle piazze d’Italia, quella di S. Carlo, con la vista di una brutta…

Wilmaaa: dammi lo Sprawl!!

Gli avversari meritano sempre rispetto, se ci si rispetta da soli, specie se sono intelligenti e aiutano a mettere in discussione le proprie convinzioni, o filosofie di vita che dir si voglia. E Robert Bruegmann si era immediatamente rivelato assai intelligente, circa una decina d’anni fa con suo Sprawl: A Compact History (University of Chicago…