Smart Scatolone City

Ogni tanto qualcuno, anche lodevolmente, decide di porre una moratoria sui centri commerciali e in generale i grandi contenitori della distribuzione organizzata, per riflettere su nuovi strumenti normativi, territoriali e non, in materia. Decisione che di solito viene accolta con favore anche dalla mitica rete, dai social network e compagnia bella, che però in sostanza…

Il significato religioso della casa (1914)

Nei tempi antichi si uccideva in modi molto semplici. Caino usò un randello: l’assassinio era un gesto crudo, brutale, decisamente poco artistico. Dopodiché, Caino costruì una città, la prima città. Poi siamo tutti diventati più civili, la città è cresciuta, le nostre crudeltà sociali si sono fatte assai più raffinate, e lo stesso è accaduto…

Incidenti stradali: no, lo psicologo no!

Quando succede qualche incidente stradale il giudizio collettivo è lapidario: “Chi ha sbagliato deve pagare”. Ma non ci accorgiamo mai delle ciclopiche dimensioni che dovrebbe avere quella lapide, e la relativa gigantesca fossa comune che contrassegna. Chi sbaglia superficialmente e nel modo più vistoso sono ovviamente via via i tizi ubriachi, distratti o altro lanciati…

Shopping a piedi: basta cambiare il marciapiedi?

Come ci insegna la storia, gli amati e odiati scatoloni della grande distribuzione moderna non sono l’invenzione perversa di un sadico, e a ben vedere neanche solo il prodotto dell’automobilismo di massa che ci soffoca da mezzo secolo. Macché: quello scatolotto, anche se in forme subdolamente travestite e senza le insegne al neon da quattro…

Cittadini da marciapiede

Le trasformazioni urbane infastidiscono un po’ tutti, qualcuna di più, qualcuna di meno. Quelle che infastidiscono meno sono forse del tipo che più interessa gli operatori, quelle che realizzano case negozi e uffici. Molto più detestate sono invece quelle che intervengono sullo spazio condiviso, e per motivi abbastanza intricati. Siamo in un’epoca di peraltro auspicabili…

La periferia non è un’espressione geografica

Probabilmente confondere le acque è sia una tentazione che una propensione, ovvero ci si prova sempre in un modo o nell’altro. Capita un problema, una questione qualsiasi, di varia gravità, e tutti ci si scaraventano entusiasticamente dentro rivendicando il possesso della soluzione miracolosa: di sicuro la cosa non aiuta gran che, almeno se si vuole…

La scuola al centro del quartiere (1914)

Esistono due modi per considerare la scuola in quanto nucleo con valore sociale. Il primo la legge come meccanismo escogitato dalla società per preparare i suoi membri non ancora maturi alle responsabilità della cittadinanza, che svolge la propria funzione in piccole unità collocate in posizione centrale rispetto alla popolazione servita. La scuola, in senso tradizionale…

L’insostenibile prepotenza del mattone griffato

Scagli la prima pietra (o mattone forato, se risulta più comodo) chiunque non abbia subìto prima o poi il fascino perverso della fama di un quartiere, accorgendosi solo con un bel po’ di ritardo della distanza tra quella vagheggiata atmosfera e la realtà tangibile, nel bene e nel male. Ci sono posti che godono di…

Finestre rotte suburbane (1956)

Praticamente senza alcun anticipo, salvo qualche centesimo e l’impegno a pagare, e pagare, e pagare, finché vivi, anche voi potete comprarvi una vostra scatoletta tra quegli squallidi tuguri immersi nel verde che si stanno costruendo ai margini delle città americane. L’offerta copre tutte le fasce di prezzo, e già mentre state ci state leggendo stanno…

C’è in giro certa gentry!

Esiste una versione nazionalpopolare del famoso antoniettiano “perché non mangiano brioches?”. Accade perché il mondo si sta segmentando in comparti poco comunicanti, a rendere quasi ovvia la proliferazione di equivoci. Qualcuno tira fuori una bella parola di successo, che riassume efficacemente qualcosa, e quella parola se ne va per i fatti suoi, a significare quel…