Il toro (inevitabile) nella cristalleria urbana

In tutti i sistemi c’è chi si adatta, chi cresce, chi muore per lasciar spazio ad altri, chi si colloca, in modo di solito precario, in cima alla piramide, magari già pronto ad essere scalzato da altri. Succede con la natura, che colonizza anche gli spazi più improbabili della città, e succede alle attività economiche,…

Conservatori per forza

Quante volte vediamo usare il termine peggiorativo cementificazione come sinonimo di trasformazione? Si legge l’opinione di qualche intellettuale, o convinto di essere tale, su un quotidiano, a proposito di ecomostri, colate di calcestruzzo, sprechi di suolo, per poi scoprire che voleva invece dire rifacimento di un edificio in forme sgradite, volumi un po’ esagerati del…

L’insostenibile pesantezza del quartiere fotocopia

Alcuni anni fa, ero a Catania per un convegno, e alloggiavo in un albergo sulla centralissima via Etnea. Uscendo diretto all’università, avevo in mente tutt’altro che la contemplazione del panorama, visto che dovevo tenere una relazione da lì a una manciata di minuti, e me la stavo mentalmente ripassando già sull’ascensore. Il mio ritorno ad…

L’urbanistica come arte (1925)

Al vasto pubblico sta diventando sempre più familiare l’urbanistica, vuoi come scienza, vuoi come attività professionale di specialisti che redigono piani stradali, di zone industriali, norme di zoning per regolamentare il tipo di insediamento e le densità. Non si coglie però allo stesso tempo che l’urbanistica è anche un’arte, tanto quanto essa è una scienza. Cosa che…

Cielo di piombo, Geometra Rossi!

Tempo invernale prevedibile, ma particolarmente persistente e che opprime i più, quest’anno. Quasi quasi non si vede l’ora che il sole, peraltro invisibile dietro la cappa di nubi rasoterra, finalmente tramonti per lasciar spazio al minimo di varietà in più offerto da lampioni, insegne, finestre degli uffici open space che ti lasciano intravedere dalla strada…

Visione periferica

Vi è mai capitato di essere urtati, o magari addirittura investiti, o aggrediti, e poi di provare a ricostruire a freddo i fatti? Spesso ripensandoci con attenzione, ricostruendo in modo sistematico gli eventi e le sensazioni, scopriamo che in fondo quel trauma potevamo evitarlo, o quantomeno attutirne gli effetti. E sempre per lo stesso motivo:…

Adolf Hitler: la nostra ricostruzione post bellica (1941)

La fine vittoriosa di questa guerra porrà il Reich tedesco di fronte a compiti che potranno essere risolti solamente mediante l’aumento della sua popolazione.  È di grande importanza che l’aumento delle nascite colmi i vuoti fatti dalla guerra tra la popolazione. La nuova costruzione dell’abitazione tedesca deve quindi, in futuro, tener conto delle condizioni necessarie…

Infrastrutture urbane startup

Una delle principali attività degli organismi urbani, come di tutti gli organismi, pare quella di ingollare, assimilare ed espellere, ivi compresa l’idea di appetitosità di quanto ingollato, la soddisfazione sonnacchiosa del metabolizzare, l’idea di vago disgusto per quanto espulso, da dimenticare e allontanare al più presto. Nei vari cicli storici di sviluppo e trasformazione, le…

Mobilità cittadina: il problema non è un altro

Qualche giorno fa, girellando per Milano in un pomeriggio di festa, mi è capitato (credo per la ennemillesima volta in vita mia) di provare a percorrere Corso Sempione in direzione periferia. Classica strada viale a larga sezione articolata in più corsie, del tipo che usavano e usano ancora i manuali per farti vedere in sezione…