Politiche urbane bestiali

Uno dei motivi per cui certi criteri meccanici e desueti di fissazione degli standard urbani sono sicuramente da rivedere, è la composizione della popolazione nonché la somma dei suoi confliggenti diritti allo spazio. Il caso più noto e attuale è quello degli «standard a parcheggio», che scambiati funzionalmente per una specie di diritto all’accessibilità (cosa…

Obiettivi urbani e sociali di un TOD in un centro minore

L’ideologia suburbana del cosiddetto «avvicinarsi alla natura allontanandosi dalla città» ha come noto, e come del resto quasi esplicitamente pianificato, prodotto l’esatto contrario. Ciò è avvenuto per due motivi essenziali: il carattere sostanzialmente massificato e imitativo che ha assunto quasi subito il fenomeno, sia dal punto di vista della produzione di spazi che delle aspettative…

Disponibilità di suoli ed espansione urbana (1938)

Una più diffusa proprietà pubblica di terreni, urbani o extraurbani, renderebbe un controllo urbanistico e edilizio su quelle aree certamente più agevole di quanto non si sia verificato possibile sinora. Le città avrebbero a disposizione superfici per case economiche a fitto controllato, verde per il tempo libero, orti urbani, forestazione, parcheggi, edifici pubblici e altri…

Un Piano per la Grande Londra (1944) – Parte 2

STRUTTURA DEL PIANO: ZONING, I QUATTRO ANELLI Dopo aver considerato tutti gli aspetti del problema, siamo giunti alla conclusione che lo schema principale del Piano debba essere basato sulla struttura debolmente indicata della forma concentrica menzionata alla sezione 13. L’evoluzione naturale della crescita disordinata può essere conformata secondo qualche sembianza di progetto ordinato, sia per…

Automazione e Localizzazione (il lavoro e la città)

È piuttosto noto che lo slogan identitario degli agenti immobiliari riecheggia sulle tre categorie di «Location – Location – Location». Ovvero che tutto il valore alla fin fine si risolve nella posizione relativa del bene scambiato, e non certo delle sovrastrutture qualitative complementari che gli si possono comunque appioppare per buona misura, e che di…

Gli ambientalisti simbolici del libero scambio

A volte osservare attentamente l’equilibrio tra induzione e deduzione può andare molto oltre la pura speculazione teorica, e arrivare a costruire un’idea del mondo assai pratica e immediatamente operativa. Nel caso della cosiddetta sensibilità ambientale abbiamo giusto davanti agli occhi straordinari esempi di incredibile strabismo, a ben vedere, che dovrebbero farci suonare forte forte dei…

Un Piano per la Grande Londra (1944) – Parte 1

Premessa del traduttore Il Greater London Plan, elaborato nelle ultime fasi della seconda guerra mondiale da un complesso gruppo di lavoro coordinato da Patrick Abercrombie, è senza dubbio uno dei «manifesti», se non il manifesto, della pianificazione territoriale e urbanistica del Novecento. Emblematico, perché affronta per la prima volta in modo adeguato e complesso alcuni…

La nuova città dei trasporti e della logistica commerciale

Per oltre mezzo secolo le trasformazioni del territorio negli Usa sono avvenute attorno all’uso dell’automobile individuale. Oggi i veicoli in condivisione, la propulsione elettrica, l’automazione, presentano nuovi scenari e occasioni di organizzazione urbana. Il veicolo autonomo L’organizzazione urbana oggi si basa in gran parte sull’idea che si usi l’auto per spostarsi da casa al lavoro…

La dimensione locale e quella globale del territorio

Pare piuttosto triste che in questa nostra era apparentemente aperta ad ogni possibilità di progresso (in forme davvero inimmaginabili solo pochissimi anni fa) la questione dell’identità nazionale, o locale, o più raramente sovranazionale, si debba sempre affiancare a quella miserabile della difesa di confini, in una forma o nell’altra, dall’invasione presunta di chi quell’identità non…

Lo scienziato, la divulgazione alla leggera, la città: pessimo cocktail

Il nostro ambiente urbano è composto di tante, diciamo pure una miriade di, cose diverse, diversissime, che interagiscono tra loro e con l’ambiente stesso secondo una quantità esponenzialmente maggiore di modi. Ce ne sono di statiche, di dinamiche, di materiali, di immateriali, di oggettive e soggettive e così via. Ma appare anche ovvio che quando…