La resurrezione e trasfigurazione del «Lifestyle Center»

Negli anni ’90, all’ascesa della relativa innovazione culturale costituita dal New Urbanism, si accompagnava una sperimentazione di modelli alternativi, o evoluzioni di formato per meglio dire, dei paradigmatici claustrofobici baccelli stigmatizzati dal capitolo introduttivo di Suburban Nation, il libro denuncia fondativo del movimento. Probabilmente assai più interessanti delle ricette proposte direttamente dai progettisti aderenti al…

Crespi d’Adda: il patrimonio dell’umanità è un parco a tema?

Alcuni anni fa, scrivevo per Eddyburg questa specie di reportage, su richiesta di un’abitante che seguiva con apprensione certi sviluppi «strategici» su un luogo a dir poco unico, che al solito la nostra politica trattava, come ancora tratta, alla stregua di merce da scambiare per fatti propri, secondo il classico criterio: l’universo è il mio…

Gli ostacoli concettuali a una buona mobilità ciclabile

Un secolo di autocentrismo non passa certo come acqua fresca, e «affermare il principio», in questo come in altri campi, è esercizio al tempo stesso di sadomasochismo prevalentemente sulla pelle altrui, e puro spreco di fiato. La sensibilità media diffusa (almeno al di fuori dei soliti circoli di appassionati e militanti della mobilità dolce, o…

Il paradigma dello sprawl padano spiegato alla Zia Pina

In questi giorni, contemporaneamente e forse per caso, ritornano fuori sia la questione dell’ennesima autostrada «inutile» che quella del consumo di suolo inarrestabile. Oltre a osservare che i protagonisti sono gli stessi, vorrei provare a rilanciare la strettissima connessione fra le due cose, riproponendo una vecchia paradigmatica storiella. Come insegnava Conrad, e poi sul medesimo…

Analisi per la formazione del Piano Regionale di New York (1923)

Introduzione La prima cosa indispensabile, per iniziare a sviluppare un Piano Regionale per New York e il suo territorio, è quella di visualizzare il problema, determinare l’area di intervento, studiarne la topografia, conoscere le circoscrizioni amministrative comprese e i loro rapporti reciproci, acquisire informazioni sui vari processi in corso o in progetto, non solo da…

Il buio oltre la siepe della densificazione suburbana

C’è un’idea di libertà piuttosto schematica e apparentemente indiscutibile, che si riassume con: sono libero, salvo riconoscere che la cosa si ferma davanti alla libertà altrui. In termini curiosamente immobiliari, il medesimo concetto viene riassunto nell’adagio popolare «Good fences make good neighbors», che pur riferendosi a un’idea più ampia usa proprio quella metafora fisica del…

In quanto urbanista, io cosa diavolo sarei?

Certo semplicionismo da social network dei nostri giorni, anche qui avrebbe pochi dubbi, anzi nessuno: la città la fanno gli architetti, magari sulla base di una piattaforma tecnologica costruita da ingegneri e simili, e poi certo con l’aggiunta di elementi importanti che richiedono le competenze delle scienze naturali, o delle discipline dell’organizzazione, o magari quelle…

Scenari dell’innovazione tecnologica sul territorio

Il difetto peggiore degli specialismi è quello di non sapere o volere distinguere i propri confini da quelli dell’universo. Un difetto che è poi facilissimo scambiare per qualità assoluta, proprio restando dentro quei confini autoimposti dove «tutto si tiene» più o meno per forza e per definizione. Pensiamo al pendolarismo suburbano: è una conoscenza specialistica…

Urbanistica di destra, urbanistica di sinistra

Parecchi anni fa, scorrendo il quotidiano ufficiale della Lega Nord alla ricerca di immagini che descrivessero «La città ideale della Padania», non potevo fare a meno di chiedermi se fosse davvero possibile in qualche modo separare con un taglio netto una idea di urbanistica «di sinistra», dal suo ovvio contrappunto, che possiamo chiamare di destra,…