Centri commerciali: una introduzione (1)

Pareti di cristallo e pavimenti d’asfalto All’inizio di tutto sta un’immagine idilliaca e affascinante. C’è un palazzo di cristallo al centro di un parco della vecchia Inghilterra, dove le persone entrano ed escono a seconda dei capricci del tempo e dei gusti personali. Tra le laiche e luminose navate, continuando a contemplare il parco e…

Mangiare in santa pace sul territorio

Spesso la produzione agricola locale viene vissuta e percepita come una specie di moda, roba trendy per chi se lo può permettere, di interesse circoscritto. Invece, oltre a interessare tutte le fasce sociali e i settori economici, assume oggi valore globale e politico. Le varie proposte per la tutela degli spazi di produzione e il…

Km0 o desolante localismo

Lo capiscono tutti, che i comportamenti individuali virtuosi da soli non ci portano da nessuna parte, salvo forse una piccola, certo importante, pace interiore. La melanzana che ci coltiviamo sul balcone, la spesa con qualche fatica in più al negozio dell’angolo dove poi non troviamo davvero tutto, la scelta di certi prodotti sempre che possiamo…

Come mettere il sale sulla coda allo sprawl

Ci sono qualità apparentemente quasi ovvie in un insediamento umano sul territorio che ne dovrebbero caratterizzare abitabilità, efficienza, o sostenibilità come si dice oggi. Ad esempio il fatto di mettere in comunicazione fisica e non persone e luoghi diversi. È il motivo per cui in qualche modo e misura deve essere facile relazionare funzioni, favorire…

Progettazione urbanistica esecutiva di un centro commerciale (1963)

La scelta del sito più adeguato è un elemento molto importante per la realizzazione di un centro commerciale. I criteri comprendono le destinazioni urbanistiche, la conformazione degli spazi, la visibilità, una analisi del traffico, i problemi del parcheggio e dei servizi. In realtà questi criteri non sono separati ma si inseriscono in un processo unitario,…

Paesomani e fuga dalla realtà

C’era una volta la malafede, il puro interesse personale che faceva fare salti mortali alla logica e alle regole, pur di imporsi. E nascevano così le infinite eccezioni d’emergenza alla normalità, la quale normalità però continuava a imperare formalmente come mainstream, diciamo a fare cultura, a orientare l’opinione, la convivenza. Ma poi c’è la buona…

Greenbelt town: nuove forme dell’urbanizzazione (1936)

La scelta del luogo Il luogo di una greenbelt town si sceglie dopo studi approfonditi sulle questioni economiche e sociali delle grandi città. Da un primo gruppo di 100 ne sono state selezionate alcune con una tendenza stabile e di lungo periodo di crescita, economia solida, diversificazione produttiva, buoni salari e politiche del lavoro, e…

Il centro commerciale cinquantenne si fa il lifting

Non esiste un monopolio della faziosità, ma la lotta è all’ultimo sangue. Come nelle polemiche sulle «periferie», i cui guai sono stati ascritti dai vari soloni al solito comunismo, alla poca sensibilità dei progettisti (magari pure comunisti) ipnotizzati dal feticcio della modernità, a un’urbanistica rigida e burocratica sostanziata negli standards, o nello zoning monofunzionale.  A girare la boa…