L’Alba di Capannonia

In principio era la cementificazione, lo sprawl, la dispersione sul territorio di qualunque attività salvo quella agricola, sottraendo spazi appunto all’agricoltura, alla natura, sostituendole con strade, parcheggi, distributori di benzina, tubature, cavi, tralicci, svincoli, e assai più sparpagliati edifici simil-industriali, simil-commerciali, simil-terziari e residenziali. Quel prefisso «simil» sta solo a significare il fatto che la…

La stagione dei primi outlet in Italia

All’inizio di tutto c’è un’immagine idilliaca e affascinante: un palazzo di cristallo al centro di un parco, dove le persone entrano ed escono a seconda del tempo atmosferico (siamo nella cronicamente piovosa campagna inglese) e dei gusti personali. Tra quelle navate laiche e luminose, da cui si continua a vedere il parco, si conversa, ci…

L’ape operosa dello sprawl

Ci sono nuovi attivissimi operatori delle economie urbane: centinaia di migliaia, a milioni anzi. Indossano un caratteristico abito a righine, sanno essere tenaci e pungenti se necessario, e sono il simbolo di una nuova epoca, in cui la finanza smette di essere il baluardo dell’astrazione assoluta del capitale, per avvicinarsi alle cose che contano, come…

Roadtown: la città dei flussi (1910)

Come era logico aspettarsi, la nostra civiltà che si sviluppa in modo sconnesso significa un certo modo di organizzarsi della popolazione sulla faccia della terra. All’inizio c’erano dei selvaggi che vagavano per pianure e foreste alla ricerca di cibo. Con la civiltà, l’industria, la cooperazione sociale, gli uomini hanno imparato il vantaggio di raccogliersi dentro…

Localismo straccione e nuovi orizzonti metropolitani sostenibili

Come ci raccontano quasi ogni giorno le cronache c’è un partito internazionale e trasversale con radici smisurate che affondano nel territorio, lo pervadono e ne sono pervase in una specie di simbiosi, orgasmo reciproco eterno. Un partito i cui rappresentanti nelle istituzioni e nei gangli economici fanno del localismo un dogma, uno stile di vita,…

Automobili e commercio «versus» territorio

Tempo fa, il tribunale di Milano condannò Bernardo Caprotti, fondatore di Esselunga che ci dà i prezzi corti, per alcuni passaggi del suo libro autobiografico Falce & Carrello che avrebbero ingiustamente diffamato il concorrente Coop. Il complotto dei giudici – per usare un luogo ahimè comune – non finisce qui, anzi si allarga a molte migliaia di chilometri…

Ma noi, siamo abbastanza smart citizens?

Si moltiplicano, sulla stampa di informazione quotidiana e periodica, nonché sulle riviste specializzate e scientifiche, gli entusiasmi per le piccole rivoluzioni che ci riserba ogni giorno la tecnologia, specie quella delle applicazioni di internet e telefonia mobile. Ad esempio lo straordinario contributo che l’uomo cosiddetto della strada sta fornendo oggi, con gesti semplicissimi e ormai…

Zingonia: una «new town» all’italiana

Well I dreamed I saw the silver space-ship flyin’ In the yellow haze of the sun (Neil Young, After the Gold Rush, 1970) Nel 1967 si pubblica in Italia, con il suggestivo titolo Le guide del tramonto, la traduzione del racconto Childhood’s end, di Arthur C. Clarke. La storia narra di grandi astronavi d’argento, che…

Possiamo pensare un territorio migliore

Tutte quelle villette, tutti quei centri commerciali capannoni e uffici sparpagliati dappertutto, sono proprio un disastro? Una fabbrica delle crisi, e se non ci liberiamo di quel modello di sviluppo andremo sempre peggio.  Certo raccontare le cose così vuol dire semplificare un pochino, ma certamente semplificano molto, molto di più i grandi strateghi della crescita…

La dispersione urbana è una spirale mortale

Qualche tempo fa c’è stato una specie di caso umano che si è guadagnato gli onori della cronaca buonista da social network. Un lavoratore dell’area metropolitana di Detroit che per raggiungere il posto di lavoro era costretto, dopo una trasferta in bus, a scarpinare per un’altra trentina di chilometri non coperti da alcun trasporto pubblico, ogni…