Una espansione urbana per quartieri-parco (1868)

[…] Perché orientare la crescita delle grandi città L’enorme crescita della popolazione nelle grandi città che caratterizza la nostra epoca, si deve principalmente all’aumento delle possibilità di trasporto, comunicazione e scambi a scala mondiale, ed esiste ogni motivo per prevedere che, nel futuro immediato, si verificheranno cambiamenti anche più rapidi nel medesimo senso. Oggi stendiamo…

Il piano urbanistico di Amsterdam (1936)

Poche città europee possono vantare un’evoluzione più interessante dal punto di vista urbanistico, da quello della bellezza della località geografica e di una planimetria attraente, della capitale olandese. La sua posizione alla confluenza dell’Amstel con lo Y, un ampio canale che collega il fiume al mare, è stato uno dei numerosi fattori che hanno contribuito…

Scuola, Famiglia, Sicurezza in Bicicletta (1964)

Una responsabilità condivisa Nessuno da solo può garantire il meglio quanto a sicurezza nell’uso della bicicletta. Si tratta di un problema molto articolato la cui soluzione di trova solo guardando contemporaneamente alla scuola, alla famiglia, alla città. In ogni caso esiste un particolare ruolo nel garantire la sicurezza ciclabile, e operando in collaborazione le varie…

Piani regolatori in America – Proposte di trasformazione a Washington (1910)

Uno studio sulla città di Washington è particolarmente interessante in questo momento, in vista delle proposte per una capitale dell’Australia, e le stesse vicissitudini attraverso cui è passato questo piano suggeriscono spunti e cautele di grande valore per altre città. In generale, si può dire che tutte le caratteristiche di nobiltà possedute ora da Washington…

Piano Regionale Piemontese (1947)

l. Origine, e cronaca della compilazione del piano. La necessità di collegare fra loro le varie attività urbanistiche, esercitatesi fino ad ora unicamente nell’ambito comunale e di piano particolareggiato, per coordinarle in un più vasto quadro regionale ed interregionale, era da tempo avvertita in sede teorica. Questa preoccupazione era sfociata nella legge urbanistica del 1942…

Gli effetti di Levittown sul sistema di governo locale (1951)

Cosa significano, per le strutture di governo, creazione e sviluppo improvviso di una comunità di 50.000 persone là dove prima c’erano solo campi di patate? Non è una domanda retorica, ma la formulazione di una tesi per uno studio su Levittown, il grosso insediamento residenziale localizzato nella Nassau County, all’interno dell’area metropolitana di New York.…

La normalizzazione dei mercati delle aree e degli alloggi attraverso la nuova legge urbanistica (1963)

1. Le finalità della legge urbanistica Due sono essenzialmente le finalità che possono essere poste alla legge urbanistica: razionalizzare lo sviluppo urbano nelle sue caratteristiche tecniche ed eliminare gli effetti della speculazione: in tal modo si può ridurre il costo dell’alloggio; predisporre strumenti indispensabili per l’attuazione di una programmazione economica. Le due finalità sono tra…

Abitare in tavernetta (1976)

Interessarsi di cultura popolare vuol dire interessarsi anche dell’architettura corrente americana contemporanea; quella degli edifici in cui abitiamo lavoriamo e passiamo il nostro tempo. Essi non solo rappresentano una parte importante del nostro ambiente quotidiano, ma rivelano anche nelle loro forme ed evoluzioni molto sui nostri valori di riferimento, sul nostro adattarci al mondo circostante.…

Il quartiere modulo della dimensione urbana nel suo sviluppo territoriale (1967)

Quando verso la metà degli anni cinquanta la cultura urbanistica italiana, più sensibile, propose in termini scientifici uno sviluppo urbano che avvenisse attraverso l’istituto del quartiere, attraverso cioè un organismo che fosse contemporaneamente parte della città ma anche nucleo definito e autonomo della stessa città, la situazione delle aree urbane era estremamente preoccupante. Si poteva…