Progettazione urbanistica esecutiva di un centro commerciale (1963)

La scelta del sito più adeguato è un elemento molto importante per la realizzazione di un centro commerciale. I criteri comprendono le destinazioni urbanistiche, la conformazione degli spazi, la visibilità, una analisi del traffico, i problemi del parcheggio e dei servizi. In realtà questi criteri non sono separati ma si inseriscono in un processo unitario,…

Ritratti dell’urbanista da giovane (1)

Nel periodo dalla ricostruzione italiana all’epoca della programmazione economica, emerge faticosamente una nuova figura culturale: il “planner”, che cerca faticosamente di distinguersi dall’architetto-urbanista del Ventennio. Cruciale è il ruolo giocato dalla pubblicistica internazionale nel formare questa nuova generazione di tecnici che, nel bene e nel male, saranno i maestri degli attuali protagonisti  Premessa È stato…

Greenbelt town: nuove forme dell’urbanizzazione (1936)

La scelta del luogo Il luogo di una greenbelt town si sceglie dopo studi approfonditi sulle questioni economiche e sociali delle grandi città. Da un primo gruppo di 100 ne sono state selezionate alcune con una tendenza stabile e di lungo periodo di crescita, economia solida, diversificazione produttiva, buoni salari e politiche del lavoro, e…

Il nuovo piano regolatore di New York (1927)

Dopo sette anni di lavoro (*), di indagini e di studi sul vastissimo problema il Comitato per il piano regionale di Nuova York e dintorni sta per chiudere i suoi lavori. Già si accenna ad alcuni dei risultati dell’imponente studio che è di grande interesse per tutto il mondo urbanistico. In primo luogo il piano…

Il treno delle fogne

L’innovazione tecnologica, nei trasporti come altrove, deve sapersi adattare al contesto storico, culturale, sociale. Una cronologia ragionata degli eventi che – soprattutto nella fase di maggior crescita – segnano le tappe della London Underground, propone una possibile lettura del rapporto complesso ma positivo fra città, cittadinanza, e infrastrutture “impattanti”. She had a penetrating sort of…

Lo sprawl come antidoto all’olocausto nucleare (1952)

Introduzione Dispersione non è una bella parola. Ha assunto una forte connotazione negativa, e cosa ancora peggiore non è neppure precisa. Continuiamo a usarla per un solo motivo, molto semplice: non ne abbiamo trovata nessun’altra che ci metta d’accordo tutti. Questioni semantiche a parte, possiamo concentrare l’attenzione su due aspetti impliciti che ne migliorano il senso. Primo: aree…

La tecnica della difesa aerea nei riflessi urbanistici (1935)

Premessa Il problema non è affatto nuovo nel campo dell’urbanistica, nazionale e internazionale. Nuovo è questo campo di studio, come sono nuove le teorie di guerra e nuove le armi di combattimento. Ogni era, ogni età storica, ebbe i suoi tipi di guerra, di battaglia, che diedero sempre un volto caratteristico alle planimetrie delle città…

Urbanistica: perché? (1915)

Appare evidente da qualunque punto di vista, quanto l’urbanistica riesca a stimolare e impegnare il pensiero di tante persone ogni giorno. Non si tratta neppure più di di qualcosa confinato a pochissimi esperti, ma via via che i vantaggi della pianificazione si evidenziano, si avverte il disagio tra moltissimi quando capiscono che le attuali carenze…

Milano contro l’urbanesimo (1928)

Contro il fenomeno affatto moderno dell’urbanesimo lottano tutte le nazioni della vecchia Europa. È sintomo di vecchiezza l’anelare delle popolazioni verso la vita raffinata delle città e lo sprezzare la vita dei campi. Per tale via forse la razza per qualche rispetto s’affina, ma per molti altri decade e perde di vigore e di potenza.…

Case economiche e parti di città (1934)

Efficienza economica e profitto speculativo Il problema principale è di mettere a disposizione la maggior quantità di nuove abitazioni ad affitti accessibili, col minimo di spesa pubblica complessiva. La questione non ha nulla da spartire col solito «rilancio del settore edilizio» come si è fatto tante volte in passato. Al contrario, visto che è proprio…