L’aggettivo «dolce» applicato alla mobilità

Probabilmente è una cosa che succede da sempre in tutte le città, la leggenda delle targhe sospette: cioè esistono una o più sigle sulle targhe dei veicoli, da cui il residente locale dovrebbe guardarsi, visto che poi corrispondono puntualmente a comportamenti fastidiosi o pericolosi. Leggenda metropolitana, ma non priva di qualche vago fondamento reale, che…

Comportamenti urbani puliti e illuminati bene

«Non mi importa di essere detestata, la cosa peggiore in assoluto è essere ignorata»: didascalica e certamente da contestualizzare, ma assai efficace, quante volte l’abbiamo sentita, una frase del genere da qualcuno a proposito di qualcosa? Dentro i flussi urbani questa consapevolezza degli altri, di sé, e delle relazioni reciproche che di continuo si intrecciano,…

La bicicletta e la fiducia del consumatore

Chi si sposta quotidianamente in bicicletta ne vede di continuo, di scene del genere, specie nelle frange più esterne delle aree metropolitane: un ciclista fermo sul ciglio del percorso o in una piazzola, col mezzo appoggiato o ribaltato, che traffica più o meno abilmente con la catena fuori posto, una camera d’aria da sostituire, o…

La teoria del gender va a pedali

Raccontano le cronache, più recenti e meno recenti, di scontri titanici fra le tribù dei pedalatori e loro nemici ostili in agguato tra boschi e semafori. Quella più singolare, e diciamo pure con sfumature criminali, è la guerra scatenata dagli anti-ciclisti su certi percorsi di fuoristrada per sentieri, su cui si spargono schegge taglienti per…

Città che consumano (e risparmiano) energia

In quanto luogo per antonomasia della concentrazione di tutto quanto di prettamente umano esiste, la città concentra anche consumo di energia, drenandone da un bacino sempre più vasto man mano si perfezionavano i mezzi di trasporto, e crescevano le attività (diverse dalla pura abitazione e servizi) in grado di consumarla. L’immagine più semplice che esemplifica…

Pedonalizzatori della domenica

Va da sé, che lo stesso concetto di pedonalizzazione coincide con la fase matura e moderna delle forme di mobilità meccanica non pedonale. Il cui antenato per quanto riguarda le linee generali è da ricercarsi soprattutto nella cultura conservazionista (guarda caso contemporanea all’emergere del culto dell’automobile) contro gli sventramenti urbani diffusi, di cui individuava i…

… e cammina cammina, arrivarono in città (o no?)

Spesso critici letterari e non dividono la fantascienza secondo due categorie: quella degli sviluppi davvero coerenti e anticipatori, e quella quasi caricaturale che infila a forza delle innovazioni senza cambiare davvero il contesto. Mentre invece quello cambia eccome, anche quando non si era per nulla previsto, o non si vuole affatto riconoscere il turbine di…

Diciamocelo: è la bicicletta che ucciderà il pianeta!

Pare certamente positivo che, in fondo seguendo virtuosamente e per l’ennesima volta l’intuizione di Jane Jacobs e non solo, l’interesse a proposito delle città si sia spostato abbastanza chiaramente da un approccio monolitico sulle immobili pietre (in senso lato, ovvero tutto ciò che interessa quasi solo architetti e ingegneri), giusto con qualche propaggine economica-sociale, a…

L’essere umano al centro della mobilità urbana

A volte gli elenchi sono obbligati, e come si sa negli elenchi in qualche modo c’è sempre qualcosa al primo punto, e poi al secondo eccetera, tecnicamente funziona così. Però assai meno tecnicamente si stabiliscono delle gerarchie, degli ordini di importanza, ed è avvenuto e avviene nelle funzioni urbane coi loro obiettivi e qualità spaziali.…

La privatizzazione virtuale di spazi e flussi

Cosa occorre per far sì che si sviluppi e prosperi una mobilità urbana ciclabile? I pareri paiono universalmente abbastanza concordi su questo punto, per esempio per quanto riguarda le infrastrutture necessarie, che certamente ci devono essere, efficienti, ma non pietrificate su un unico modello, perché non c’è un ambiente unico e identico, non c’è produzione…