La città senza auto è una stupidaggine

Uno spazio di relazione è un intreccio di flussi che determinano la qualità di molti luoghi, tendenzialmente unificandoli in una specie di massa critica. Questa massa critica assume diverse dimensioni, che nel caso della città tradizionalmente si possono articolare sulle tre scale del vicinato o quartiere, dell’area urbana, della regione metropolitana. Ovviamente anche le tre…

Metropoli Autogrill

La città contemporanea e i cittadini che la pensano e la vivono sono succubi della logica automobilistica: fermiamoci a riflettere su alcuni portati della cultura razionalista novecentesca, e ad alcuni sviluppi perversi della separazione fra ambiti e funzioni diverse. Quando è rosso ti fermi, quando c’è il verde passi, ci vuole tanto a ficcarselo in…

Un piano urbanistico accettabilmente sostenibile

L’accusa a certo ambientalismo di un atteggiamento nimby, di essere portatori di egoismo localistico o sostanziale ristrettezza di vedute, è un classico strumento della destra e degli interessi particolari. Opporsi a progetti di trasformazione del territorio è segno di vitalità democratica e partecipazione alle scelte che toccano gli interessi della collettività, ancor meglio quando l’opposizione…

Quanto mi costa, l’auto del vicino!

La letteratura sul territorio via via costruito a misura per l’automobile, praticamente coincide in positivo o in negativo con la storia della città moderna. Nel senso che ci sono i favorevoli, dai figli delle avanguardie novecentesche auto-battezzati «razionalisti» (gli altri poveretti erano considerati irrazionali, si vede) in poi, e le schiere di scettici, conservazionisti, portatori…

Il Codice dell’Apartheid automobilistico

In tutti i casi storici (e geografici) in cui si è discusso di organizzazione stradale, prima o poi la questione è saltata all’ordine del giorno: dobbiamo lasciare le alberature dei grandi viali, oppure sono pregiudizievoli per la sicurezza? Basta guardare la questione da un’altra parte, e si inizia a intuire sino a che punto siamo…

No alle pedonalizzazioni (ma …)

Ci sono le parti storiche o comunque pre-automobilistiche delle città, o quelle concepite originariamente per non dare particolare spazio al veicolo a motore, ma poi costrette a farlo. In queste zone, le politiche di pedonalizzazione possono anche non chiamarsi tali, visto che si tratta di una specie di restauro filologico. Naturalmente la parte non strettamente…

Pedoni e ciclisti fanno bene al commercio

Che si tratti di aree centrali pedonalizzate, o di quartieri più decentrati a funzioni specializzate o composite, la lagna di bottegai piccoli e grandi a favore delle auto private, spesso ascoltata come vangelo anche dalle pubbliche amministrazioni, non fa altro che rallentare una innovazione già in corso. Sono migliaia, forse anche decine di migliaia, chissà,…

Le vere prospettive per l’auto del futuro

Lo diceva anche Albert Einstein, tutto sommato piuttosto portato alle teorie, che il rapporto fra congetture e verifiche è assai più intricato di quanto non si pensi di solito noialtri semplicioni. Soprattutto quando il semplicionismo non è tutto farina del nostro sacco, ma ampiamente indotto dalla disinformazione pilotata. Pensiamo alla cosiddetta driverless-car: da tempo si…