La città senza auto è una stupidaggine

Uno spazio di relazione è un intreccio di flussi che determinano la qualità di molti luoghi, tendenzialmente unificandoli in una specie di massa critica. Questa massa critica assume diverse dimensioni, che nel caso della città tradizionalmente si possono articolare sulle tre scale del vicinato o quartiere, dell’area urbana, della regione metropolitana. Ovviamente anche le tre…

Sant’Ambrogio, ciclista mogio mogio

Partire è un po’ morire, soprattutto quando si parte nell’inquinamento invernale della padania felix. Ma, come ci avvertono i destri di ogni schieramento politico ormai da generazioni, bisogna conciliare le esigenze ambientali con quelle dello sviluppo. Il che detto in altre parole, si traduce con: partire è sempre più morire. Ogni anno che passa, si replica l’eterna,…

Doverose precisazioni sulla vertical farm

Spesso sfogliando quotidiani o riviste di informazione, tra le classiche letture per i momenti di tranquillità non mancano paginoni interamente dedicati all’agricoltura nei suoi rapporti con l’alimentazione, l’ambiente, il tempo libero, la vita quotidiana. Anche sul fronte avanzato dell’high-tech che nella pubblicistica internazionale ha consolidato almeno a parole il comparto della cosiddetta agricoltura verticale. Le…

Metropoli Autogrill

La città contemporanea e i cittadini che la pensano e la vivono sono succubi della logica automobilistica: fermiamoci a riflettere su alcuni portati della cultura razionalista novecentesca, e ad alcuni sviluppi perversi della separazione fra ambiti e funzioni diverse. Quando è rosso ti fermi, quando c’è il verde passi, ci vuole tanto a ficcarselo in…

Un piano urbanistico accettabilmente sostenibile

L’accusa a certo ambientalismo di un atteggiamento nimby, di essere portatori di egoismo localistico o sostanziale ristrettezza di vedute, è un classico strumento della destra e degli interessi particolari. Opporsi a progetti di trasformazione del territorio è segno di vitalità democratica e partecipazione alle scelte che toccano gli interessi della collettività, ancor meglio quando l’opposizione…

Quanto mi costa, l’auto del vicino!

La letteratura sul territorio via via costruito a misura per l’automobile, praticamente coincide in positivo o in negativo con la storia della città moderna. Nel senso che ci sono i favorevoli, dai figli delle avanguardie novecentesche auto-battezzati «razionalisti» (gli altri poveretti erano considerati irrazionali, si vede) in poi, e le schiere di scettici, conservazionisti, portatori…

Il Codice dell’Apartheid automobilistico

In tutti i casi storici (e geografici) in cui si è discusso di organizzazione stradale, prima o poi la questione è saltata all’ordine del giorno: dobbiamo lasciare le alberature dei grandi viali, oppure sono pregiudizievoli per la sicurezza? Basta guardare la questione da un’altra parte, e si inizia a intuire sino a che punto siamo…

No alle pedonalizzazioni (ma …)

Ci sono le parti storiche o comunque pre-automobilistiche delle città, o quelle concepite originariamente per non dare particolare spazio al veicolo a motore, ma poi costrette a farlo. In queste zone, le politiche di pedonalizzazione possono anche non chiamarsi tali, visto che si tratta di una specie di restauro filologico. Naturalmente la parte non strettamente…