Cittadini da marciapiede

Le trasformazioni urbane infastidiscono un po’ tutti, qualcuna di più, qualcuna di meno. Quelle che infastidiscono meno sono forse del tipo che più interessa gli operatori, quelle che realizzano case negozi e uffici. Molto più detestate sono invece quelle che intervengono sullo spazio condiviso, e per motivi abbastanza intricati. Siamo in un’epoca di peraltro auspicabili…

Ciclo Economico Metropolitano

Infinite sono le vie del Signore, ad esempio per quanto riguarda i campi da golf: tempo fa un ministro italiano li metteva in cima alle panacee per tutti i mali, ma uno studioso della London School of Economics li accusava di ogni nefandezza sociale. Dario Franceschini si dichiarava convinto che proprio l’assenza di lisci prati…

Ci tieni alla salute? Vai in strada!

Spesso si giustificano i tagli al sistema sanitario con i vincoli imposti dalle risorse economiche limitate, senza però chiedersi mai (né chi taglia, né chi chiede di non tagliare) cosa diavolo voglia dire sistema sanitario. Ogni tanto giustamente si lamenta l’eccesso di “medicalizzazione” che per il caso italiano, ma non solo, riassume un’idea diffusa, accettata,…

Povertà, mobilità, città

Ogni tanto la stampa, fisiologicamente schizofrenica nel dare le notizie, ci informa suo malgrado su come funzionano certe cose, ad esempio il metabolismo urbano. All’epoca degli attentati alle Torri gemelle di Manhattan nel 2001, per esempio, il pubblico di tutto il mondo riscoprì dentro la stessa pagina (con la poco lodevole eccezione dell’economista urbano Edward…

No sprawl = libertà

Chi basa il proprio consenso politico sul modello cosiddetto di sviluppo del territorio, ovvero dello sprawl suburbano insieme di stili di vita in fondo da molti condivisibili, appaganti, auspicabili, di solito sa benissimo quel che fa. Sa benissimo, ad esempio, che tutta la rabbiosa enfasi degli oppositori ecologisti per cose come la riduzione della biodiversità,…

Urbanistica: roba troppo seria per gli urbanisti

Mi raccontava una conoscente, di un suo amico planner e consulente di parecchie amministrazioni nel nord-ovest degli Usa, nonché studioso critico del fenomeno dello sprawl, il quale nella fase matura della carriera si era finalmente sistemato, comprandosi una bella villa esurbana con grande giardino, raggiungibile in un’ora di Suv dalla tangenziale di Portland. Del resto…

Forme dello sviluppo urbano (1939)

Con l’incremento di popolazione e la relativa nuova attività edilizia, qualunque città tende ad allargare l’area urbanizzata e i propri quartieri ad espandersi, la velocità di questa trasformazione varia col ritmo di crescita della comunità. Ma  la prima questione che si pone per chi studia le dinamiche urbane, è quella degli orientamenti spaziali specifici di…

Urbanizziamoci il cervello

La maggioranza delle persone prima o poi nella vita ha pensato di avere un figlio, e la maggioranza di queste persone poi l’ha anche avuto, e pure altri. Tutti, salvo qualche raro essere sfigato dalla mente contorta, per questo loro bambino hanno immaginato il più roseo e splendente futuro, ricco, comodo, stimolante, pieno di prospettive.…

Non attaccatevi al tram!

Rewind: la città ex tradizionale diventata industriale ed esplosa in lungo e in largo, con le funzioni separate da grandi distanze per motivi sanitari, tecnici, di mercato, non è più fruibile a piedi come si faceva prima. A qualcuno allora viene in mente di organizzare un servizio leggero su rotaia che renda accessibile a molti,…