Strade «tangenziali» e non circonvallazioni (1951)

L’amministrazione provinciale, proseguendo nella riorganizzazione della rete stradale della zona circostante Milano, e anticipando in certo modo la attuazione di uno dei compiti principali assegnati al futuro piano regionale, ha reso pubblico il progetto della costruzione del tronco Binasco-Melegnano, destinato a completare una anulare esterna, la quale dovrebbe evitare ai veicoli in transito di penetrare…

Ripensare gli standard urbani prima che li ripensi «il mercato»

A Milano si è appena concluso tra trionfi economici di opinione e di immagine il Salone del Mobile, con la sua ormai assai più che fisiologica appendice festaiolo-espositiva detta Fuorisalone, che con la parte fieristica di settore vera e propria instaura un rapporto dialettico territoriale oltre che funzionale. Si tratta infatti di una specie di…

Il volante, i pedoni, la strada di tutti (1952)

Vita stradale difficile, in questi tempi. E forse più difficile per coloro che sembrano privilegiati: gli automobilisti, per esempio. Quanti mai che invidia fanno ci farebbero pietà … Stare al volante di una automobile per le strade di Milano, o al manubrio di una motocicletta, o anche d’una bicicletta, quale tormento! – E lei crede…

L’espansione di Milano (1938)

Oggi più che mai sentiamo un vivo legame spirituale con quel gruppo di architetti (l’Albertolli, il Cagnola, il Canonica, il Landriani, lo Zanoia), che il 17 settembre 1807 presentarono a Napoleone il piano regolatore di Milano. Era quello un piano grandioso e rivoluzionario, in quanto al moto monocentrico che aveva caratterizzato fino ad allora l’accrescimento…

Un realistico progetto per il suolo urbano «liberato» del futuro

C’è in corso un oggettivo svuotamento di senso che forse non è stato davvero colto nelle sue potenzialità, mentre chi dalla medesima trasformazione rischia se ne è accorto eccome. E la cui migliore metafora viene perfettamente riassunta da ciò che molto impropriamente si chiama sharing economy: ovvero lo sfruttamento infinitamente più efficiente e adeguato di…

«Walkscapes»: a piedi l’essenza delle città

Camminare. Attraverso quest’azione l’uomo ha cominciato a costruire e a cambiare il paesaggio intorno a lui, è da qui che discende l’urbanistica. Oggi, camminando nella città, l’uomo interpreta e categorizza i paesaggi urbani che lo circondano, i cosiddetti «Walkscapes» di Francesco Careri, termine illuminante e titolo di un libro nel quale questi paesaggi si materializzano…

Trasporti urbani: customizzazione o privatizzazione?

A volte si resta piuttosto sconsolati quando alla fine di lunghe e complesse vertenze territoriali, qualche sindacalista o addirittura politico progressista annuncia entusiasta come si sia «salvata l’occupazione» diretta e nell’indotto, di un intero distretto produttivo, sostituendo al vecchio operatore (o prodotto) un altro che però appare vecchissimo. Cosa piuttosto evidente ad esempio con le…

L’autostrada come «cementodotto regionale»

A cosa serve una strada di circonvallazione? Il lettore medio penserà immediatamente al ruolo ufficiale sempre rivendicato in sede tecnica e politica, confermato dagli studi e dalle promesse, addirittura spesso dal nomignolo di bypass: evitare l’attraversamento di un centro congestionato, o che comunque si vuole scaricare del traffico, in tutto o in parte. Chi conosce…

Trasporti sostenibili: i trasporti non sono tutto

Le innovazioni tecnologiche nel campo della mobilità si guadagnano sempre gran paginate di giornali, riviste, periodici scientifici di varie specializzazioni e orientamenti. Quante volte ci capita di inciampare anche nei posti più impensati, con una frequenza martellante, di articoli dedicati a un prodotto industriale, un prototipo, una componente base, un’applicazione informatica che «rivoluzionerà il nostro…

Il pendolarismo al contrario del terzo millennio

Il pendolare contemporaneo è soprattutto un prodotto di cinica speculazione sulla vita umana. Basta una breve analisi logica di mercato del detto immobiliarista drive till you qualify per intuirne il meccanismo. Già il verbo guidare che apre la frase implica un presupposto di consumo, il possesso di un’auto e quell’uso così naturalmente spontaneo per risalire…