L’albero, la città, e il portafoglio

Oggi si pone spessissimo l’accento su ciò che è o sarebbe «naturale», e quindi implicitamente chissà perché superiore, scordandosi del tutto di quanto la specificità umana stia pressoché completamente dentro al fatto di riuscire a sganciarsi in qualche modo dai vincoli naturali, dell’istinto, di una specie di ineluttabile fato ad essere sballottati di qui e…

Psicologia della natura nel millennio dell’artificio

Ogni tanto, anzi meglio spessissimo, spunta qualche ricerca scientifica a ricordarci che non siamo dei pezzi di ricambio meccanici, ma esseri viventi, parte della natura, e che dentro la natura tendiamo a star molto meglio che inseriti in un ingranaggio. Il problema è che quasi sempre questa scoperta dell’acqua calda si accoppia puntualmente a un…

Wilmaaa: dammi lo Sprawl!!

Gli avversari meritano sempre rispetto, se ci si rispetta da soli, specie se sono intelligenti e aiutano a mettere in discussione le proprie convinzioni, o filosofie di vita che dir si voglia. E Robert Bruegmann si era immediatamente rivelato assai intelligente, circa una decina d’anni fa con suo Sprawl: A Compact History (University of Chicago…

L’enigma dell’agricoltura urbana

L’idea di «riportare la natura in città», di mescolare in qualche modo foglie e pietre, non passa mai di moda, e così anche molte delle discussioni sull’agricoltura urbana finiscono per restarne fortemente influenzate, ovvero per mescolare immaginario, obiettivi sociali, vaghe fantasie di per sé innocue ma molto meno se si scambiano per realtà, con più…

Perché piantare più alberi?

Non c’è bisogno di essere Qui Quo Qua, per avere la passione degli alberi, sognare di farci sopra la classica casetta dove salire per stare un po’ fuori dal mondo, o semplicemente arrampicarsi, appendere l’amaca, guardare tirando un sospirone di sollievo. Viene così, istintivo, così come viene spontaneo apprezzare ogni iniziativa per moltiplicarli, gli alberi,…

Agricoltura urbana fluttuante

Il futuro è dell’innovazione, su questo non ci piove. E per le aree urbane l’autentica innovazione del terzo millennio è quella post-tecnologica che indica un ritorno ad equilibri meno pericolosi fra aspetti naturali e manufatti a uso abitativo o produttivo. Il che non significa certo rinunciare ad alcun vantaggio in termini di qualità, ma anzi…

Intendiamoci sui termini urbanistici

Ogni tanto, anzi ahimè troppo spesso, salta fuori qualcuno che fa i giochetti con la terminologia, specie con certe parole meno note di altre. A nessuno – a nessuno sano di mente – ovviamente verrebbe in testa di definire «appendicite» l’estrazione di un molare, giusto perché in entrambi i casi ci sono di mezzo chirurgia,…

Alimentazione e mercato del lavoro urbano

Uno di punti dirimenti a proposito dell’esistenza o meno di una destra o di una sinistra politica, nello scenario postmoderno metropolitano, è ovviamente quello sociale. Tutti hanno certamente presente, per esempio, i legittimi dubbi sulla collocazione conservatrice o progressista dell’ex sindaco di New York, Micheal Bloomberg, per tutti i mandati coerente paladino di una tutela…

Un albero (come un uomo) non è un dato statistico

Per ogni albero tagliato nell’ambito del nuovo grande progetto di modernizzazione, ne verranno piantati dieci nuovi in loco, e altri cinquanta collocati in grandi parchi altrove. Quante volte abbiamo sentito cose del genere? Probabilmente moltissime volte, in pratica in qualunque occasione di progetti come strade, metropolitane, o interventi di riassetto del territorio dopo qualche evento…