Consumo di suolo: considerazioni elementari

Sul cemento non si coltiva nulla, sull’asfalto neppure, e se si pianta una cosa poi è difficile raccoglierne un’altra. Sembra persino troppo ovvio e banale, ma a quanto pare chi prende le decisioni importanti in un modo o nell’altro finisce per dimenticarselo. Così, grazie a una lunga trafila di decisioni sbagliate, il suolo agricolo continua…

Il verde urbano fa bene: ok! E quindi?

C’è qualcosa che inseguiamo vagamente tutti da generazioni: il cosiddetto riavvicinamento alla natura. L’inizio di questo eterno inseguimento possiamo più o meno datarlo al momento in cui la natura ha iniziato ad allontanarsi un po’ troppo, diciamo pure più dello stretto indispensabile. Prima il problema non si poneva neppure, anzi c’era quello opposto, di un rapporto…

L’Orto Verticale del Nonno

Esistono varie interpretazioni dell’agricoltura urbana, corrispondenti a diverse sensibilità e prospettive di osservazione, che forse è meglio riprendere brevemente. Innanzitutto c’è l’idea del tutto spontanea, naturale e istintiva diremmo nel millennio dell’urbanizzazione planetaria, di riportare dalle parti della nostra vita quotidiana qualcosa che non abbia a che fare in senso stretto con la urbs artificiale…

Spazio pubblico, verde pubblico, e balle dei liberisti

In principio era la città macchina moderna, che mirava (ufficialmente almeno) a un certo equilibrio fra interessi particolari e bisogni generali, però lo faceva a partire da presupposti quantomeno stravaganti: tutto è mercato, tutto si compra e vende, salvo questo qui, quello lì, le eccezioni che confermano la regola insomma. Dove sta l’equilibrio? Da nessuna…

La megalopoli e la bestia

Circa un secolo fa maturavano le prime forme di escursionismo di massa, e forse non casualmente anche le prime idee di tutela e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio moderne. Si iniziavano insomma a mettere i primi paletti di separazione fra cose come la città, la campagna, la natura, l’artificio, e i relativi utenti, davanti al…

Fermate i ruralizzatori di città!

Non è una questione di intelligenza o meno, ma di puro buon senso, o se vogliamo di calcoli da casalinga. Detto in altre parole, e parafrasando la solita frasetta di Marx: il capitalismo ha strappato milioni di contadini dalla vita rustica, e da quel giorno loro stanno strenuamente lottando per tornarci a capofitto. Notare appunto…

Un bel parco a tema per la civiltà contadina

Come scordarsi, specie in questo incipit primaverile, quelle indimenticabili strofe che sin dagli anni ’30 cantano: «Stars shining bright above you. Night breezes seem to whisper “I love you”. Birds singing in the sycamore trees: Dream a little dream of me»? Pare la colonna sonora perfetta per certi lenti risvegli mattutini, in cui i sogni…

Ciao metropoli, e grazie per il pesce!

Il ciclo del metabolismo urbano, inteso in senso stretto stretto, ovvero di ciò che si mangia e si espelle, in pratica sta alla base della nostra storia recente. Uno dei primati degli antichi romani, legioni marcianti a parte, era la straordinaria capacità di gestire le cloache e in genere il sistema delle acque, consentendo di…

Nutrire un pianeta di città

Quasi tutti abbiamo tentato prima o poi di coltivarci qualcosa da mangiare sul davanzale, sul terrazzo, nell’orto sul retro se ne abbiamo uno. Di solito, anche nei casi migliori, anche chi ci sa veramente fare con la zappa, le sementi, la scelta dei tempi, risulta abbastanza ovvio come quel “mangiare” sia molto, molto, molto relativo.…

L’erba del vicino ricco

In principio era il verde, solo quello e pure troppo. Nel senso che la nascita della nostra civiltà umana coincide più o meno col grande successo del nostro allontanarci dalla natura, o quantomeno dal contatto diretto troppo stretto con alcuni suoi aspetti. Infatti l’insediamento stabile consiste, già nella sua forma minimale, in una obliterazione della…