Cosa fa veramente male al pianeta? Il divorzio! (2007)

Ora c’è un motivo in più perché le coppie cerchino di restare insieme: gli scienziati hanno aggiunto il divorzio al lungo elenco delle cose che fanno male all’ambiente. Ricercatori Usa, in uno studio che si ritiene sia il primo a legare lo scioglimento dei matrimoni al relativo impatto ambientale, hanno concluso che decisamente il divorzio…

Il paesaggio come urbanizzazione vivente (2006)

Delle campagne inglesi, si prendono cura in gran parte gli agricoltori, come avviene da centinaia di anni. Il nostro paesaggio è la principale componente dell’eredità storica di Inghilterra. Le attività agricole giocano un ruolo cruciale nel conformare il paesaggio, ma mancano informazioni precise sulla quantità e tipi di interventi di gestione del paesaggio effettuati dagli…

Il verde artificiale va mantenuto artificialmente

Ecco qui un elenco di cose che ho trovato davanti a casa mia, in quell’isolato dove si beve un po’ troppo, area nord-est di Minneapolis: due biciclette abbandonate; un televisore sventrato da 13 pollici; un Chihuahua isterico che si chiama Apollo; tre piccoli massi scagliati da inferociti adolescenti tifosi di football; un perplesso gentile signore…

Evoluzioni nell’Agricoltura Urbana in Ambiente Controllato

Sono passati diecimila anni da quando la rivoluzione agricola diede vita anche alle città. Oggi l’agricoltura occupa più della metà delle terre disponibili del pianeta e si allarga al ritmo di sei milioni di ettari l’anno. E le città contengono oltre la metà della popolazione globale (più dell’80% nei paesi sviluppati), con quantità in crescita.…

Verde pubblico e distanza sociale

Che fare quando si vedono persone in uno spazio pubblico all’aperto o in un parco, quando secondo i criteri di distanza dovremmo perlopiù restare a casa nostra auto-isolati? Che equilibrio cercare tra i nostri diritti quotidiani ad attività in qualche modo collettive e il rischio? Con chi e in che modo ci possiamo incontrare fuori…

Formazione sociale per l’agricoltura urbana (1980)

La situazione di degrado delle città americane deriva dal convergere di alcune forze. Il progresso tecnico aveva attirato gli abitanti delle campagne verso le città e per converso poi spinto il ceto medio all’esterno di esse verso le zone suburbane in quantità crescente, modificando in modo drastico la composizione della popolazione urbana degli Stati Uniti…

Il «peccato» del consumo di suolo e le considerazioni di un urbanista non pentito

Vorrei iniziare questo breve contributo manifestando esplicitamente il mio essere ateo. Non è un vezzo dirlo, quanto una necessità: userò un approccio di natura religiosa sulla questione “consumo di suolo”. Il mio essere ateo, infatti, non significa non nutrirmi di testi e di discussioni, anche teologiche, di natura religiosa, tutt’altro. Leggo parecchio e diversi testi…

«Per fare la Città Giardino bisogna coltivare il giardino» dice il saggio (1905)

«Nulla colpisce più del contrasto tra speculazioni teoriche e vita reale, tra ciò che si predica e ciò che si pratica … Abbiamo troppa fiducia nei sistemi e badiamo troppo poco agli uomini» (Benjamin Disraeli) «La civiltà inizia con la scoperta di qualche utile metodo per acquisire ricchezza, comodità, lusso. Il bisogno o il desiderio…

Territorio e clima

Come abbastanza ovvio a chi ha rivolto anche solo qualche istante di riflessione al problema del cambiamento climatico, non si tratta certo di questione affrontabile senza guardare sistemicamente al nostro rapporto con l’ambiente, a partire da quello col territorio. L’obliterazione di superfici boscose e naturali, le pratiche agricole che tanto ricordano l’artificialità e meccanicità dell’industria,…