La Carota Verticale

Prendiamola un pochino alla lontana, come sempre conviene fare negli approcci «comprensivi»: cosa vi fa venire in mente di primo acchito il contenimento del cosiddetto consumo di suolo? Procediamo per gradi, escludendo l’evocazione più stravagante e sbagliata (perché questo è, senza storie), anche se questo darà fastidio a molti, facendogli forse abbandonare la lettura risentiti:…

C’è verde e verde, parco e parco

Capita spesso di essere piuttosto perplessi davanti al grande consenso che suscitano certi progetti a dir poco stravaganti molto di moda di questi tempi. Progetti che in pratica sottraggono spazio pubblico reale o potenziale, cancellano ambienti aperti, caricano di funzioni magari di qualche impatto le strade e in generale la città, ma la cosa sembra…

Arretratezza spaziale suburbana

Cosa significa la parola «urbanizzato»? E che senso ha, per converso, l’idea di «spazio aperto» più o meno naturale, che a questa urbanizzazione si pone come alternativa, vuoi complementare vuoi dialettica? Partiamo dalla risposta più semplice possibile, quella che in fondo sta alla radice della parola urbs (e un po’ la distingue dalla analoga polis):…

La questione vitale dello sprawl

Ci sono cose così ovvie da non essere assolutamente prese in considerazione, cioè comportarsi come se non esistessero. La superficie terrestre, per esempio, quella che qualcuno chiama «porco mondo che ho sotto i piedi», e se sotto i piedi non l’avesse naturalmente precipiterebbe nel vuoto, sia in senso letterale che in senso lato. Ma oltre…

Quant’è buono il mattone con le pere

La città è piuttosto notoriamente (salvo nei sognanti schizzi di qualche progettista sadico a sua colpevole insaputa) qualcosa di vivo, che va molto oltre una pur ordinata e carina montagna di sassi con travolgenti effetti panoramici e prospettici. Ma ad una ampia quanto inequivocabile condizione: che qualcuno ci possa abitare, e farlo da vivo e…

Professore: il cancro non si cura col cemento

Pace all’anima del professor Umberto Veronesi, che ci credesse o meno all’esistenza dell’anima, e profondo rispetto sia per lui personalmente che per il lavoro fatto sul versante scientifico e medico. Sono comunque certo che da laico lo stesso Veronesi, ovunque si trova adesso, apprezzerebbe la critica che segue, all’allargarsi troppo dell’ego, anche se riguarda il…

Ma non ricaschiamo nell’Urbanistica Rurale, per favore!

Intercittà: chi era costei? Probabilmente sono in molti a ignorare questo termine, passato un po’ sotto tono ma sostanzialmente quanto ampiamente condiviso nello spirito generale, nelle assise ufficiali del Primo Congresso Nazionale di Urbanistica organizzato dall’INU nel 1937, sotto gli auspici del ministro dell’Educazione Nazionale Giuseppe Bottai e dopo almeno un paio di lustri di…

Ingiustizia climatica urbana?

Non è certamente un caso, se fra le più generalmente detestate (con o senza motivi fondati, ma è un’altra storia) forme di urbanizzazione c’è il quartiere razionalista dei cosiddetti «casermoni» o alveari che dir si voglia, ovvero quanto invece dalla storia dell’architettura e dell’urbanistica viene dipinto come la più grande sperimentazione scientifica, tecnica, sociale del…

La monetizzazione del verde urbano

Bisogna sempre distinguere tra fini e mezzi, perché confonderli porta solo guai, come coi famosi workholic tanto intenti a sciogliersi del tutto dentro il puro frenetico attivismo lavorativo, da cancellare completamente il motivo vero per cui avevano cominciato, e cioè la gratificazione del lavoro, monetaria e non monetaria. E del resto, parlando di monetario e…

Contrordine compagni: la città giardino già ce l’abbiamo

A volte gli elenchi possono apparire banali e noiosi, e a volte lo sono pure, se proposti con la medesima pedante prevedibilità di una tabella recitata come un rosario, nello stile di quegli «studiosi» rigurgitanti statistiche senza averle ben metabolizzate, e che infatti non aprono il campo ad alcuna conclusione conseguente. Però, gli elenchi hanno…