La bufala dell’agri-villaggio come alternativa all’urbanizzazione

Lenin diceva che il socialismo è il soviet più l’elettrificazione delle campagne, e anche a un’altra estremità dello spettro politico, non molto tempo dopo, Mussolini sosteneva più o meno la medesima cosa con la bonifica integrale e il sostegno a quella che allora si chiamava «urbanistica rurale». Per capire di cosa esattamente si trattasse, in…

La Smart City si ricalcola automaticamente gli standard urbanistici

La discrezionalità della decisione politica, al netto del suo uso come pura pratica di potere o peggio di ricatto, nel campo delle questioni urbane ha il ruolo vitale di adattare volta per volta gli strumenti attuativi di principi generali alle contingenze economiche, alle evoluzioni sociali, a contestualità più ampie di quelle urbane. Ne è prova…

Politiche urbane bestiali

Uno dei motivi per cui certi criteri meccanici e desueti di fissazione degli standard urbani sono sicuramente da rivedere, è la composizione della popolazione nonché la somma dei suoi confliggenti diritti allo spazio. Il caso più noto e attuale è quello degli «standard a parcheggio», che scambiati funzionalmente per una specie di diritto all’accessibilità (cosa…

Gli ambientalisti simbolici del libero scambio

A volte osservare attentamente l’equilibrio tra induzione e deduzione può andare molto oltre la pura speculazione teorica, e arrivare a costruire un’idea del mondo assai pratica e immediatamente operativa. Nel caso della cosiddetta sensibilità ambientale abbiamo giusto davanti agli occhi straordinari esempi di incredibile strabismo, a ben vedere, che dovrebbero farci suonare forte forte dei…

Il Metrobosco della Steppa

Cos’è una città ideale? Quella che vuol realizzare un ideale, risposta ovvia e facile, ma la vera questione nasce quando ci si domanda che genere di ideale, esattamente, e se perseguirlo attraverso una logica di piano o di progetto. Non è affatto una questione secondaria di lana caprina, puro dettaglio per geometri o assessori ideali,…

Sono attuali, gli «Orti di Guerra»?

Ma questa generazione di americani ce l’ha la “stoffa” per affrontare le sfide epiche della conservazione della vita su un pianeta che si riscalda rapidamente? Certo, i grandi mezzi di comunicazione sono pieni di servizi sul credito di carbonio, le auto ibride, la nuova urbanistica intelligente: ma anche così, la nostra impronta ambientale si sta allargando,…

L’orto urbano: una risorsa per le città (1919)

Qualunque città desidera prosperare e progredire il più possibile, e al giorno d’oggi sono in molti a comprendere quanto una città bella debba anche essere economicamente vitale. E probabilmente non esiste nulla che renda la città più bella del coltivare orti e giardini. Il giardinaggio vale doppio: aggiunge ricchezza, aggiunge bellezza. E al tempo stesso…

Il bosco urbano e l’urbanistica (1926)

Quello che chiamo bosco della città non è affatto una pura teoria, né qualcosa semplicemente adottato con successo solo in Europa, in situazioni economiche e stili di vita diversi. Si tratta invece di qualcosa di radicato anche in America, che vale la pena prendere in seria considerazione per introdurlo nella pianificazione urbana corrente. Se consideriamo…

Calcoliamo il valore ecologico, economico e sociale di un albero

Il metodo chiamato CAVAT – Capital Asset Value for Amenity Trees – rappresenta la base necessaria per considerare l’albero come un capitale anziché un costo. È concepito sia come strumento strategico e di supporto alle decisioni per quanto riguarda le alberature nel loro insieme, sia come metodo eventualmente applicabile ad esemplari individuali, là dove si…