La densità territoriale dei neuroni

Prendiamola alla lontana: tempo fa un diffusissimo settimanale si poneva molto seriamente la domanda: «Ma stare nelle casette con giardino rende più egoisti?» Sembrerebbe la classica inchiesta di costume quando non c’è niente di meglio, gli eventi politici si fanno rarefatti, e anche i convegni scientifici non sfornano più a ritmo tanto serrato quelle succose notizie sulla cura…

Passerotto non andare via

Da diversi decenni si moltiplicano e articolano gli studi sull’evoluzione della fauna urbana, sui modi in cui si costruiscono veri e propri nuovi habitat del tutto accoglienti per specie selvatiche, sia nel caso in cui i loro territori siano stati invasi da case e strade, sia in quello in cui le bestiole sono volontariamente migrate,…

Dalla vertical farm alle infrastrutture verdi

Spesso chi dice di ispirarsi direttamente alla Bibbia per le proprie azioni quotidiane viene guardato con sospetto, se non altro per via di pessime interpretazioni letterali dei suoi insegnamenti. Il fatto è che, come tutte le fonti tradizionali, anche il libro per eccellenza deve essere accostato con qualche cautela, e se non altro adeguatamente comparato…

Vancouver 2020: una metropoli da mangiare

Il territorio particolarmente ricco e articolato della città di Vancouver è stato qualche anno fa il teatro di uno dei più interessanti e noti esperimenti di “dieta delle cento miglia”, quello raccontato nel bel libro Plenty dalla coppia Alisa Smith e J.B. McKinnon. I due narravano passo passo i risvolti pratici della scelta di vivere per un…

Urbanizzazione: le caprette ti fanno ciao!

Pare che Heidi sia un possente motore economico nella Confederazione Elvetica, una realtà testimoniata direttamente dagli operatori. Senza nulla togliere ai conti cifrati nei caveau delle banche, naturalmente, da parecchi anni funziona alla grande un corposissimo flusso di turisti dal Sol Levante che, affascinati da piccini davanti al televisore a seguire le avventure montane della…

Con l’urbanistica si mangia

Fra le tante cose curiose, e piuttosto goffamente contraddittorie, del dibattito corrente sulle città, c’è il loro aspetto «alimentare». Emerso ad esempio al più alto ed esplicito livello alcuni anni fa nello scontro mediatico e culturale fra il gruppo di urbanisti-architetti responsabili del master plan del sito Expo 2015 e le autorità del Bureau International…

Mica si coltiva per mangiare

Nei primissimi anni ’80, mentre Manhattan lentamente si riprendeva dalla gigantesca crisi urbana così ben riassunta nelle cupe atmosfere del quasi contemporaneo film Fuga da New York, l’artista Agnes Denes piantava il suo Campo di Grano nelle superfici imbonite sulla sponda dell’Hudson di Battery Park. Meno di un ettaro di simbolico campo agricolo, giusto a…

L’Alba di Capannonia

In principio era la cementificazione, lo sprawl, la dispersione sul territorio di qualunque attività salvo quella agricola, sottraendo spazi appunto all’agricoltura, alla natura, sostituendole con strade, parcheggi, distributori di benzina, tubature, cavi, tralicci, svincoli, e assai più sparpagliati edifici simil-industriali, simil-commerciali, simil-terziari e residenziali. Quel prefisso «simil» sta solo a significare il fatto che la…

Qualità e democrazia nel millennio delle città

Si dice da tempo che l’aria della città rende liberi, perché quelle mura ipoteticamente tirate su attorno ai simboli dello stare insieme, religiosi politici o economici che siano, non proteggono tanto da un nemico esterno in agguato per conquistare ciò che sta dentro, ma dal nostro alter ego animalesco e brutalmente autoritario, nonché conformista, che…

Localismo straccione e nuovi orizzonti metropolitani sostenibili

Come ci raccontano quasi ogni giorno le cronache c’è un partito internazionale e trasversale con radici smisurate che affondano nel territorio, lo pervadono e ne sono pervase in una specie di simbiosi, orgasmo reciproco eterno. Un partito i cui rappresentanti nelle istituzioni e nei gangli economici fanno del localismo un dogma, uno stile di vita,…