Imprese e urbanizzazione in ordine sparso

Inutile sottolineare come nonostante il fondamentale apporto di aspirazioni individuali e familiari, di tempo libero e di relazione, di servizi correlati a questi aspetti, il vero centro e motore delle trasformazioni urbane e territoriali sia da sempre l’attività economica, produttiva, di ricerca, amministrativa o finanziaria. Su tutto l’arco dell’ultimo secolo, gli effetti di questo nucleo-motore…

Per una città non sessista (1980)

«Il posto della donna è la casa»: uno dei principi fondanti della progettazione urbanistica e architettonica americana dell’ultimo secolo. Principio implicito più che esplicito, per le professioni connesse a predominanza maschile, che non si trova certo a caratteri cubitali dentro i manuali di progettazione. E che ha prodotto molte meno discussioni di altri principi organizzativi…

La gentrification dei cervelli

L’introduzione delle macchine nei processi del lavoro umano, via via a sostituire sempre più mansioni fino a quella che chiamiamo correntemente automazione (ovvero una intera fase di lavoro svolta senza interventi diretti da parte di esseri umani), ha notoriamente e puntualmente un duplice effetto. Il primo e fondamentale è quello di «liberare» da quelle particolari…

Automazione e Localizzazione (il lavoro e la città)

È piuttosto noto che lo slogan identitario degli agenti immobiliari riecheggia sulle tre categorie di «Location – Location – Location». Ovvero che tutto il valore alla fin fine si risolve nella posizione relativa del bene scambiato, e non certo delle sovrastrutture qualitative complementari che gli si possono comunque appioppare per buona misura, e che di…

La soldataglia torna dentro le mura: non è una bella notizia

Le cronache dai teatri di guerra degli ultimi anni sembrerebbero suggerire un brusco ritorno al passato, addirittura ad un passato remoto come quello suggerito dai combattenti dello Stato Islamico lasciati uscire da una loro città caposaldo appena riconquistata dallo schieramento opposto, nel quadro di un accordo tra parti. Il passato che prepotente ritornava, appariva evidente…

La dimensione locale e quella globale del territorio

Pare piuttosto triste che in questa nostra era apparentemente aperta ad ogni possibilità di progresso (in forme davvero inimmaginabili solo pochissimi anni fa) la questione dell’identità nazionale, o locale, o più raramente sovranazionale, si debba sempre affiancare a quella miserabile della difesa di confini, in una forma o nell’altra, dall’invasione presunta di chi quell’identità non…

Prostituzione sul territorio: la company town volontaria

C’è un percorso abbastanza classico ma forse poco praticato, nella pur ricca e articolata critica alle «teorie dello sviluppo locale» praticate e predicate dai più noti guru del settore, quelli che secondo la moda odierna anche per quell’aspetto apparentemente assai poco spettacolare dell’esistenza riescono comunque a dar spettacolo, radunando folle e vendendo libri manco fossero…

Il nimby travestito da ambientalista identitario o chissà cos’altro

Esiste un motivo abbastanza ovvio per l’essere in qualche modo spontaneamente conservatori: l’abitudine costruisce equilibri complessi, che l’innovazione puntualmente sconvolge, e adeguare ritmi rappresenta comunque un impegno e un investimento, personale e collettivo, di non indifferente onere. Chi vede balenare davanti alle proprie capacità intuitive una innovazione di qualunque genere (che riguardi apparentemente solo sé…

Non c’è scampo assessore: è solo colpa tua!

Qual’è il compito, o diciamo pure il più adeguato esercizio del potere, per una pubblica amministrazione eletta locale? Senza esagerare potremmo ragionevolmente fissarlo secondo un equilibrio (variabile, ma in modo trasparente anche a connotare il colore politico) fra scelte discrezionali, vuoi nel senso pubblico che in quello pubblico-privato degli interessi particolari individuati come leva per…

Urbanità solidale non è una contraddizione

Il trauma della densità e frequenza di relazioni e stimoli, ovviamente è tale solo per chi, singolo o gruppo, a quella quantità e qualità di relazioni e stimoli non è affatto abituato. Chi ci è nato e cresciuto dentro, al massimo può reagire bene, male, con indifferenza, controllo, partecipazione, ma certamente non con quella che…