Invece del Modulor post-moderno

C’è una costante decisamente fantasiosa in quasi tutte le descrizioni e/o previsioni progressiste e «futurologiche» riguardanti la città. I comportamenti innovativi riguardanti l’abitare, il lavoro, le relazioni, la mobilità, per esempio la rivalutazione dello spazio pubblico rispetto al privato, la cooperazione anziché la competizione, l’uso di mezzi di trasporto pubblico o della bicicletta, tutti nessuno…

Un modo per valutare la qualità abitativa

Follow The Money pare la solita raccomandazione cinico-realista da prendere sempre con le molle, soprattutto se si è di spirito aperto e progressista. Eppure, specie quando si vuole stabilire qualche base certa di giudizio e orientamento, quello del portafoglio e dell’interesse spicciolo pare sul serio un ottimo punto di partenza. Se non altro perché poi…

La dimensione urbana ideale per socialità e cultura (1921)

Una città giardino deve contenersi entro una determinata dimensione. Si tratta di uno dei suoi principi base. Questo capitolo come indica il titolo tratta le dimensioni in quanto sufficienti ad assicurare il godimento di relazioni sociali e vita culturale ai cittadini, ma senza crescere esageratamente per rispondere questa necessità. Perché pare implicito, che alcuni svantaggi…

Far finta di essere sani (ma essere urbani)

Quando ascoltiamo pensosi architetti riflettere ad alta voce sul «problema delle periferie», non possiamo fare a meno di condividerne il punto di vista: degrado spaziale, degrado ambientale, degrado sociale e questioni economiche, tutto si lega inestricabilmente. Siamo così intenti ad ascoltare la narrazione degli architetti, che ci sfugge una contraddizione macroscopica: se ci spostassimo idealmente…

La nostalgia è proprio canaglia (e per nulla simpatica)

Tempo fa un interessante articolo di urbanistica sul Financial Times, provava a fare un parallelo tra l’autoritarismo implicito di certi grandi progetti per le città, e certi altrettanto mastodontici piani di organizzazione aziendale. L’autore non era gran che esperto di politiche urbane, confondeva il campo dell’architettura con quello delle grandi infrastrutture, le vie della città…

Vox Populi e qualità urbana

Capita a volte di inciampare in qualche cartellone, opuscolo, inserzione o post «consigliato», che reclamizzano un nuovo complesso o quartiere residenziale fuori città, e di notare gli aspetti su cui brevemente si sofferma la comunicazione commerciale. Il primo banalissimo e scontato slogan è quello che a modo suo risolve la storica contraddizione fra città e…

La bestia (molto) ottusa che c’è in noi

Il degrado ambientale forse ha già prodotto anche un degrado dell’ambientalismo, ridotto a vago istinto animale che si compiace della propria idiozia rotolandosi da qualche parte, beatamente ignaro di quanto gli accade attorno. Le pecore per esempio: gran parte della gente non ha mai fatto il pastore, ovvio, né si è mai sognata di capire…

A quelli della Bre.Be.Mi. lo spiegate voi?

C’è una cosa che si chiama dismissione, e che conosciamo un po’ tutti. Il processo riguarda tipicamente l’insediamento industriale, sia per evoluzioni tecnologiche interne al settore, sia per grandi mutamenti sociali, politici, organizzativi estesi ben oltre l’ambito specifico. Accade che non risulti più economico o praticabile svolgere determinate attività in determinati spazi o contesti, e…

«Il problema è un altro»

Cominciamo con il nocciolo della questione, con il termine problema. Nonostante la differenza spaziale (alto-basso) dei due verbi il problema si pone o si solleva, indifferentemente. Quasi sempre il problema, posto o sollevato che sia, è nuovo; e si dà gran merito a chi, accanto agli antichi e non risolti, solleva problemi nuovi e interessanti…

Gli standard urbani dementi del liberismo

Sappiamo per esperienza diretta come funziona da sempre una certa «promessa liberale» (e ahimè non solo liberale) di ispirazione praticamente religiosa: si soffre nell’immediato per godere nel medio-lungo periodo. C’è anche un preciso e consolidato iter di rapporto con l’ambiente, da questo punto di vista, che funziona più o meno con lo sfruttare e in…