Sprawl: stiamo perdendo l’ultimo treno?

Qualcuno si ricorda ancora gli anni ’70, quando sulla scorta del monito sui limiti dello sviluppo iniziavano a crescere i movimenti politici e di opinione di massa attenti all’ambiente, e la crisi petrolifera dava una ulteriore spinta alla consapevolezza. Un pochino ce lo ha rammentato in anni abbastanza recenti anche Jane Holtz Kay col suo…

Lo sviluppo regionale dell’Italia nelle previsioni degli urbanisti (1967)

Che gli urbanisti dovessero, prima o poi, imboccare la strada della geografia, è cosa che non può meravigliare. Solo chi non ha seguito il lento processo di avvicinamento della programmazione ai problemi posti dal territorio e contemporaneamente il profondo travaglio dell’urbanistica per passare dalla usuale dimensione urbana a quella regionale può restarne stupito. Chi invece…

C’è vita tra il pianeta A e il pianeta B

L’uomo non è di legno, dice un adagio maschilista, che si presta però suo malgrado anche a qualche interpretazione meno cretina. Non è di legno, l’essere umano, perché difficilmente riducibile alle dinamiche di qualsiasi meccanismo, spingi di qui, tira di là, e tutto si mette in moto come di dovere. Intendiamoci: è immensamente utile riuscire…

A Milano nessuno è innocente

L’abituale frequentatore di questo blog potrebbe essere sorpreso dalla segnalazione di un libro di narrativa (nello specifico un noir) la cui trama si sviluppa a partire dal brutale assassinio di un noto avvocato d’affari milanese. In effetti A Milano nessuno è innocente di Gianluca Ferraris (Novecento Editore) si scosta parecchio dai testi presenti nella sezione…

La villettopoli sciupafemmine

«Questi posti non attirano gli storici dell’architettura, perché ci sono coinvolti assai pochi architetti conosciuti, né gli storici dell’urbanistica, perché non sono stati pianificati da professionisti noti. Gli storici delle politiche pubbliche tendono a ricostruire i percorsi delle leggi, più che i loro risultati pratici, e quindi manca ancora uno sguardo critico su come la…

L’Orto Verticale del Nonno

Esistono varie interpretazioni dell’agricoltura urbana, corrispondenti a diverse sensibilità e prospettive di osservazione, che forse è meglio riprendere brevemente. Innanzitutto c’è l’idea del tutto spontanea, naturale e istintiva diremmo nel millennio dell’urbanizzazione planetaria, di riportare dalle parti della nostra vita quotidiana qualcosa che non abbia a che fare in senso stretto con la urbs artificiale…

Riqualificazione urbana oggi: alcuni spunti

Nell’inesauribile filone del dibattito tra riqualificatori urbani convinti, e poeti della narrazione romantica dei suburbi, pare giusto inserire qualche ulteriore elemento di riflessione, quanto meno per arricchire il patrimonio culturale di coloro che si trovano ad affrontare la questione. Tra gli interventi di riqualificazione urbana e gli effetti di gentrificazione degli ambiti circostanti che talvolta…

All’arma bianca contro la città razionalista

Ogni qual volta si parla della questione periferie, e a maggior ragione dopo gli scontri di Ferguson che sta nella stessa area metropolitana, prima o poi, con più o meno precisione filologica, arriva la citazione del famigerato complesso di case popolari Pruitt-Igoe di St Louis. Con la notoria demolizione di quelle case del razionalista Minoru…

La Mamma va a fare la spesa

Ci sono cose che succedono dentro a una mamma quando diventa tale. Ce ne sono altre che succedono fuori dalla mamma, e per così dire trasformano il territorio, in modo del tutto peculiare. Quali, come, e quanto? Un bel giorno una donna scopre di aspettare un bambino. Magari non se l’aspettava proprio, di aspettare, dopo eventuali…

Salvini e l’urbanistica del Novecento

C’è un tale Joe Formaggio che dorme col fucile sotto il letto, e dichiara sereno: «Se uno sfonda la porta di notte, io sparo». Poi c’è un altro, tale Matteo Salvini, anche lui specializzato nelle sparate a effetto, che vuole «Radere al suolo» i campi rom, entrando con le ruspe fra tende e camper. Entrambi,…