Comunità olivettiane globali

Fra i molti tratti dell’azione innovatrice di Adriano Olivetti nell’industria e nella cultura italiane, spicca quella che viene chiamata integrazione tra fabbrica e territorio, ovvero quello stretto rapporto fra gli aspetti strettamente produttivi, economici, e il contesto sociale e ambientale entro cui si sviluppano. Sono sterminati gli studi e articoli che approfondiscono o riesaminano con…

Guerra tra bande

Un signore si sente così minacciato da un tassista camminando sulle strisce, che prima gli danneggia l’auto, e poi lo prende a botte. Quello cade per terra, batte la testa, e ci lascia le penne. Una buona cosa, pur nella tragedia, che tutto avvenga in un quartiere benestante, e non tra i soliti palazzoni razionalisti…

Ora e sempre Resilienza (urbana)

A quanto pare la globalizzazione e vorticosa circolazione delle voci (a volte scambiate per informazione) nel corrispondente villaggio globale pone gravi problemi di senso. Perché queste voci infilate nel frullino di siti blog e social network si trasformano in un battibaleno nell’esatto contrario dell’informazione, confondono, banalizzano, a volte magari pure informano ma lo fanno parzialmente,…

Addensare a piacere

Tutti vogliono andarsene in villetta, dietro la siepe coi nanetti o senza, convinti di fare chissà perché una scelta ecologica, e comunque di andare a immergersi nel verde, nonostante l’abbiano obliterato esattamente col pavimento della casa. Poi ogni mattina, o pomeriggio, insomma sempre, per fare qualsiasi cosa sono costretti a prendere l’auto, ivi compresa la…

Conservatori per forza

Quante volte vediamo usare il termine peggiorativo cementificazione come sinonimo di trasformazione? Si legge l’opinione di qualche intellettuale, o convinto di essere tale, su un quotidiano, a proposito di ecomostri, colate di calcestruzzo, sprechi di suolo, per poi scoprire che voleva invece dire rifacimento di un edificio in forme sgradite, volumi un po’ esagerati del…

L’insostenibile pesantezza del quartiere fotocopia

Alcuni anni fa, ero a Catania per un convegno, e alloggiavo in un albergo sulla centralissima via Etnea. Uscendo diretto all’università, avevo in mente tutt’altro che la contemplazione del panorama, visto che dovevo tenere una relazione da lì a una manciata di minuti, e me la stavo mentalmente ripassando già sull’ascensore. Il mio ritorno ad…

Come to Africa, Sleep in Amaca?

Su questo sito non si finisce mai di sottolineare sino a che punto le immagini di città proiettate dalla stampa siano a dir poco ideologiche, qualche volta persino al limite dell’interessata menzogna. Dalle mirabolanti infrastrutture che dovrebbero risolvere altrettanto mirabolanti problemi, mentre invece sappiamo tutti creeranno anni di disagi per i cantieri, costi lievitati a…

Tribalistas de noantri

Il termine “indiani metropolitani” ha avuto un gran successo mediatico ben oltre l’effimera vita dei gruppetti anni ’70 che si identificavano in quella figura. Come tutte le definizioni di successo, ha avuto però una progressiva, banalizzazione, distorsione, uso a dir poco contraddittorio, sino a non significare più assolutamente nulla salvo quanto inteso al momento da…

Io ce l’ho più verde

È abbastanza noto che i parchi cittadini storici sono considerati da tutti, senza eccezione (speculatori a parte forse) feticci intoccabili. Fanno da complemento indispensabile all’insieme monumentale del centro, sono luogo di ritrovo e relazioni, e ogni cittadino lega tanti angoli e particolari di quegli spazi alla propria personalissima memoria. I parchi delle città europee spesso…

La dimensione metropolitana (1925)

La storia economica è anche evoluzione sociale. Individui e famiglie si uniscono a produrre beni e servizi. Il tipo di questi gruppi si modifica di volta in volta al mutare sia dei rapporti interni che del contesto circostante. Non esiste un modello interpretativo unico, ma se ne trova una spiegazione parziale nell’adattamento economico per rispondere…