Perché non vai, bellezza in bicicletta?

La cronaca e il dibattito sulla fruibilità ciclabile dei nostri territori, urbani e non, si riempiono sempre più delle notizie sugli incidenti, di solito anche molto gravi, occorsi sempre più o meno per lo stesso motivo: il contatto fra un ciclista e un automezzo in un ambiente pensato esclusivamente per le esigenze di quest’ultimo, e…

La città oltre il giardino

In principio era il mito. Probabilmente è da quando qualcuno ha iniziato ad ammucchiare pietre in forma di città normale, quella che si costruisce man mano sulla pelle di chi la fa e la subisce, che l’orizzonte si popola inevitabilmente di città ideali. Anzi, forse è proprio nei periodi in cui le cose iniziano a…

L’età post-suburbana

Incontriamo spesso sorrisetti sarcastici, provando a sostenere la tesi secondo cui anche certi comportamenti individuali possono influire, e parecchio, su questioni generali. Naturalmente nessuno pretende di cambiare alcunché con la scelta, del tutto soggettiva, di rinunciare ad alcuni consumi o stili di vita, o modificarli a favore di prodotti e comportamenti diversi. Solo, quando si…

Urbanistica e tempo libero (1914)

Quando si rivolge alle necessità del tempo libero, e lo fa nel modo adeguato, l’urbanistica dà il proprio meglio. Un’idea tanto ampia merita certo una spiegazione. Negli ultimi cent’anni la disciplina è stata dominata da due ideali: il primo è quello della monumentalità, che in America si è tradotta nel movimento City Beautiful; il secondo…

Antiurbanesimo pignolo, ci è o ci fa?

Si torna di continuo sul tema sviluppo del territorio, stili di vita e percezione individuale, perché pare importantissimo chiarire almeno due aspetti della crisi climatica e ambientale che stiamo attraversando: l’insediamento di tipo urbano è demograficamente prevalente a livello mondiale, e anche i nostri difensori di paesaggio vivono e tutelano ambiti di quel tipo; quando…

Sviluppisti e masochisti sul territorio

C’è una cosa che, sotto sotto, lega in un rapporto sadomasochista vittime e carnefici di quanto si chiama via via sviluppo del territorio, cementificazione, emergenza casa e via di questo passo, a seconda delle prospettive. E che, qui sta il punto, rende assai meno efficaci le pur benintenzionate battaglie ambientaliste, locali e meno locali. Questo…

L’utopia non è un parco a tema

La differenza tra un piano e un progetto, detta in termini brevi, schematici, giusto per capirsi ma magari anche no, sta nelle variabili. Il piano nasce dalle variabili, è un prodotto delle variabili. Il progetto al massimo le tollera, se riesce a digerirle. Un piano è costellato di “se” o di tanti “eventualmente”, ne costituiscono…