Effetti collaterali? Sì: l’urbanistica

Chi segue le vicende del governo del territorio visto che ormai dal 2001 la nostra Costituzione la chiama così, l’urbanistica, sa bene quanto sia evanescente la materia, quanta fatica si faccia a focalizzare, nell’ambito professionale, amministrativo, addirittura in quello conviviale, i temi più caldi, e convogliare l’interesse dei cosiddetti “non addetti ai lavori” (in realtà…

La tragedia del rinnovo urbano (1966)

Se il racconto di Robert Moses sulla “riqualificazione urbana” attraverso la “eliminazione dello slum” in stile razionalista sembra restituire un processo tutto virtuoso di modernizzazione, in cui gli ostacoli sono solo burocrazia, interessi particolari, o pura diffidenza al nuovo, vedere le cose dal lato dei veri e propri sfollati, a colpi di ruspa e carta…

Slum e rinnovo urbano (1945)

L’idea della città macchina, del grande progetto definito in tutti i particolari tecnici, ma con obiettivi sociali a diri poco opachi, raggiunge nel caso dello zar dei lavori pubblici newyorchese, Robert Moses, vette davvero inarrivabili. Se nei casi più noti delle grandi autostrade urbane (del resto già ideate negli anni ’20 col Regional Plan) la…

Urbana o suburbana, sempre segregazione resta

Come insegnano l’esperienza e le letture, quando si sente la parola riqualificazione è sempre meglio rizzare le antenne, perché le qualità da reinserire o inserire ex novo cascano puntualmente dal cielo, come se il passato non insegnasse nulla. Una volta c’era la fuga di tutto quanto dalla città brutta e cattiva, qualunque funzione pareva schifare…

Giuliano Pisapia: galeotto fu il mixed-use!

Dura da almeno tutto il ‘900 la diatriba sulla natura dell’urbanistica: arte o scienza? Meglio ancora: quale equilibrio, nella miscela delicata di fattori tecnologici, organizzativi, sociali, edilizi, ambientali, politici, che devono far capo alla decisione, comunque discrezionale, di chi governa? Come sappiamo, in un primo tempo, coincidente più o meno col trionfo finale dell’idea di…

Earle Sumner Draper: esercizi di pianificazione territoriale (1933)

Parecchi anni fa mi capitò tra le mani una raccolta di testi di Carlo Doglio, che dal titolo si presentava come una specie di manuale pratico, Dal paesaggio al territorio: esercizi di pianificazione territoriale (il Mulino, 1968). Al mio sguardo da laureato in architettura con qualche velleitario sbilanciamento urbanistico, parve subito contraddittoria quella partenza che…

I soliti statali, climaticamente fannulloni

In Cina, a Shenzhen, circolano seimila (6.000) e passa veicoli a emissioni zero, in assoluto la quantità maggiore al mondo, e qui tutti subito a commentare e per forza là è tutto gigantesco, smisurato, che saranno mai miseri seimila veicoli che non emettono, con tutti gli altri a emettere alla grande. Ma è solo l’inizio,…

Sviluppisti e masochisti sul territorio

C’è una cosa che, sotto sotto, lega in un rapporto sadomasochista vittime e carnefici di quanto si chiama via via sviluppo del territorio, cementificazione, emergenza casa e via di questo passo, a seconda delle prospettive. E che, qui sta il punto, rende assai meno efficaci le pur benintenzionate battaglie ambientaliste, locali e meno locali. Questo…