«Alloggiare i Pellegrini» (1950)

Il Vangelo di San Matteo, al capitolo venticinquesimo, raccoglie il racconto fatto da Gesù dei modo in cui sarà pronunziato il giudizio universale. Quel racconto ha valore anche per noi, che ci accingiamo a ragionare sul dovere di alloggiare i pellegrini. Quindi val la pena di rievocarlo almeno per la parte che ci riguarda. Il…

Urbanizzazione, globale ma anche locale

Essere aperti al cambiamento, da sempre significa soprattutto informarsi e sensibilizzarsi in anticipo rispetto a ciò che accade in ambiti diversi da quelli che ci condizionano più immediatamente e da vicino, insomma credere nella conoscenza sistematica, mediata, nei metodi di studio e riflessione applicati alla realtà. Se esiste una tendenza generale, si tratterà di verificare…

La vera dimensione dell’urbanistica

Di cosa deve occuparsi l’urbanistica? Probabilmente tutti abbiamo una risposta spontanea e pronta, magari con sfumature diverse a seconda degli orientamenti e delle specifiche conoscenze, ma invariabilmente (magari qualcuno più orientato agli aspetti politico-decisionali, altri alla regolamentazione tecnico-giuridica dei poteri economici in campo, altri ancora alle forme fisiche e alle qualità da inseguire) penseremmo a…

Ci vuole il Settimo Cavalleggeri, contro i nimby?

Non si pretende certo che chi ha una prospettiva limitata di osservazione su un certo fenomeno o problema, debba improvvisamente e forzosamente cambiarla. E per un motivo facilmente intuibile, ovvero che tutti, nessuno escluso, hanno in un modo o nell’altro questa «prospettiva limitata»: vuoi dall’esperienza personale, vuoi dalla formazione culturale, vuoi dal ruolo occupato oggi…

Piani maestri per i maestri della politica (1948)

A che punto sono gli architetti e i pianificatori d’oggi? O meglio, qual’è la posizione dell’urbanista rispetto agli altri pianificatori; quale il rapporto con la pianificazione totale, inseparabile in tutti i suoi momenti dall’azione di governo? Quella che in mancanza di un termine più preciso chiamerei pianificazione di governo, il cui senso voglio chiarire man…

Le domande dell’innovazione urbana

Pare il trionfo dei progettini, di questi tempi: progettini che al massimo sognano di diventare progettoni, senza nulla perdere del loro retrogusto di chiuso e contingente. In pratica, la domanda di autorappresentanza senza mediazioni dei cittadini, così come si manifesta ai vari livelli di governo della cosa pubblica, è sbarcata anche sul piano delle decisioni…

Il suicidio democratico dei nimby

La sociologia dei processi e conflitti urbani ha già ampiamente descritto, in modo sistematico, il modo in cui le opposizioni locali alle trasformazioni interagiscono coi (e nei) vari livelli decisionali, e mettendone in luce l’apporto certamente positivo, in quanto espressione di un sintomo vitale di reattività dialettica. Meno chiaro, e per motivo abbastanza ovvi di…

La metropoli «né di destra né di sinistra»

Facile, dire che una volta era tutto più facile, quando a quei tempi non si era neppure nati! I tempi, sarebbero quelli in cui c’erano i buoni e i cattivi, la destra reazionaria e la sinistra progressista, tutto era bianco o nero e ci si poteva «schierare» come piace ai sempliciottoni del giorno d’oggi. Tempi…

Prospettive pratiche della pianificazione regionale in Italia (1955)

Mi sia consentita una breve e rapida premessa sull’evoluzione che l’urbanistica ha compiuto in questi ultimi anni. Da una dottrina e da una legislazione incerte e frammentarie si è passati allo sviluppo di una disciplina unitaria che è venuta man mano abbracciando materie e campi sempre più vasti e che ha condotto l’operare urbanistico a…

Brexit e la Lega Anseatica Virtuale delle Città

Nei secoli cosiddetti bui (probabilmente un po’ bui lo erano sul serio) seguiti alla caduta dell’impero romano, inizia a brillare nelle tenebre mondiali una sottile rete di scambi, che prende il nome da un antico termine tedesco, Hanse, traducibile più o meno con raggruppamento. La Lega anseatica delle città, ovvero dei luoghi di scambio, inizia…