Paesomani e fuga dalla realtà

C’era una volta la malafede, il puro interesse personale che faceva fare salti mortali alla logica e alle regole, pur di imporsi. E nascevano così le infinite eccezioni d’emergenza alla normalità, la quale normalità però continuava a imperare formalmente come mainstream, diciamo a fare cultura, a orientare l’opinione, la convivenza. Ma poi c’è la buona…

Il centro commerciale cinquantenne si fa il lifting

Non esiste un monopolio della faziosità, ma la lotta è all’ultimo sangue. Come nelle polemiche sulle «periferie», i cui guai sono stati ascritti dai vari soloni al solito comunismo, alla poca sensibilità dei progettisti (magari pure comunisti) ipnotizzati dal feticcio della modernità, a un’urbanistica rigida e burocratica sostanziata negli standards, o nello zoning monofunzionale.  A girare la boa…

L’erba del vicino è dipinta di verde

Da un secolo e più il vero simbolo della casetta o casona in proprietà è quella prospettiva che dalla strada principale inquadra l’ingresso. Dove si è optato per una recinzione a muro o a siepe, bisogna superare il cancello per vederla spalancarsi davanti: che siano pochi metri o una più monumentale imitazione di reggia barocca,…

Nuove professioni urbane: il figurante folk

A quanto pare, anche il classico percorso della gentrification di grandi e piccole zone centrali urbane è diventato velocissimo: la comunità dei colonizzatori originali non riesce neppure a consolidarsi, che già arrivano le promozioni immobiliari del quartiere poeticamente caratteristico, cacciandoli via. Sul fatto che il futuro del pianeta sia urbano, nessuno pare avere alcun dubbio.…

Il quartiere desegregato

In principio c’è la vignetta di un disegnatore ottocentesco parigino, quella spessissimo ripresa nei testi di teoria e storia dell’urbanistica. Raffigura un edificio di parecchi piani in sezione, con gli interni in bella vista a mostrare arredi e occupanti umani: si notano le botteghe al pianterreno, gli studi professionali o finanziari al piano nobile, e…

Ambiente, sinistra, progresso, e altre cose

La maggior parte di chi dice destra e sinistra sono uguali, guarda abbastanza ovviamente solo a una parte della faccenda. Chi ritiene assolutamente discriminanti cose come il proprio stipendio, quel che succede davanti alla finestra di casa, o altro magari di più ampio respiro e comunque settoriale, ha facile gioco a dire che «sono tutti…

Che vuol dire, «Innovazione urbana»?

Tutti ci ricordiamo, più o meno dall’epoca delle medie o poco più tardi, il racconto di qualche insegnante sul concetto di «igiene» prevalente in epoche non troppo lontane dalla nostra. Quando dimenticate da secoli le pratiche di cura del corpo e dell’ambiente introdotte ad esempio dagli antichi Romani (terme, bagni, fognature, reti domestiche) tutto sembrava…

L’infanzia infinita sulle giostre di quartiere

«Oh to live on Sugar Mountain, with the barkers and the colored balloons, Though you’re thinking that you’re leaving there too soon», così Neil Young interpretava tanti anni fa il classico rito di passaggio dall’infanzia a un’età più adulta, nella scia di altri spunti letterari contemporanei, almeno dal Giovane Holden in poi. L’interesse particolare della…

Le soluzioni soggettive creano guai in città!

Le percezioni soggettive sono l’unica cosa che abbiamo a disposizione? Si e no. Nel senso: dalle percezioni soggettive, più o meno spontanee, si parte sempre per individuare un problema, magari circoscriverlo, scovare nuovi spunti, ma c’è ben altro, e si tratta altrettanto semplicemente di riconoscere che chiunque ci circonda, magari dentro il medesimo ambiente o…