Una sana naturale dimensione metropolitana

C’è stato un momento storico preciso, negli anni ’20 del secolo scorso, in cui un grande industriale dell’automobile constatava a proprio vantaggio una serie di debolezze della città moderna di fronte al suo prodotto principale su quattro ruote, e indicava la soluzione a lui più conveniente: facciamone a meno, di quella città. Ne seguì quasi…

Guerriglia urbana del nuovo millennio

Piccolo Manuale della Guerriglia Urbana di Carlos Marighella a fine anni ’60 spiegava che «Avere il territorio come alleato vuol dire saper usare con intelligenza le sue irregolarità, i suoi punti alti e bassi, le sue curve, i suoi passaggi fissi e segreti, le zone abbandonate, le sue alture, ecc. traendo il massimo da tutto questo…

Anche multietnico e solidale, lo sprawl fa schifo uguale

Scorrendo il bel resoconto del viaggio sociologico di Richard Benjamin nel suburbio americano più profondo, non si può non concordare con la tesi di fondo, secondo cui esiste una specie di rapporto direttamente proporzionale fra il diminuire della densità e l’aumentare della segregazione e dei sentimenti reazionari, anche sotto le spoglie più strane. Anche quando…

Guida galattica al galateo dell’urbanizzazione planetaria

1 – La danza della metropoli silenziosa Arrivano le belle stagioni, e torna il problema classico delle zone a funzioni miste, ovvero la compatibilità acustica: volete far convivere molte attività e fasce sociali? Beccatevi anche la movida, perché fa (lo dice quasi la parola stessa) parte della vida. Però quella che sembrerebbe la pietra filosofale…

Sprawl: stiamo perdendo l’ultimo treno?

Qualcuno si ricorda ancora gli anni ’70, quando sulla scorta del monito sui limiti dello sviluppo iniziavano a crescere i movimenti politici e di opinione di massa attenti all’ambiente, e la crisi petrolifera dava una ulteriore spinta alla consapevolezza. Un pochino ce lo ha rammentato in anni abbastanza recenti anche Jane Holtz Kay col suo…

C’è vita tra il pianeta A e il pianeta B

L’uomo non è di legno, dice un adagio maschilista, che si presta però suo malgrado anche a qualche interpretazione meno cretina. Non è di legno, l’essere umano, perché difficilmente riducibile alle dinamiche di qualsiasi meccanismo, spingi di qui, tira di là, e tutto si mette in moto come di dovere. Intendiamoci: è immensamente utile riuscire…

La villettopoli sciupafemmine

«Questi posti non attirano gli storici dell’architettura, perché ci sono coinvolti assai pochi architetti conosciuti, né gli storici dell’urbanistica, perché non sono stati pianificati da professionisti noti. Gli storici delle politiche pubbliche tendono a ricostruire i percorsi delle leggi, più che i loro risultati pratici, e quindi manca ancora uno sguardo critico su come la…

L’Orto Verticale del Nonno

Esistono varie interpretazioni dell’agricoltura urbana, corrispondenti a diverse sensibilità e prospettive di osservazione, che forse è meglio riprendere brevemente. Innanzitutto c’è l’idea del tutto spontanea, naturale e istintiva diremmo nel millennio dell’urbanizzazione planetaria, di riportare dalle parti della nostra vita quotidiana qualcosa che non abbia a che fare in senso stretto con la urbs artificiale…

Riqualificazione urbana oggi: alcuni spunti

Nell’inesauribile filone del dibattito tra riqualificatori urbani convinti, e poeti della narrazione romantica dei suburbi, pare giusto inserire qualche ulteriore elemento di riflessione, quanto meno per arricchire il patrimonio culturale di coloro che si trovano ad affrontare la questione. Tra gli interventi di riqualificazione urbana e gli effetti di gentrificazione degli ambiti circostanti che talvolta…

All’arma bianca contro la città razionalista

Ogni qual volta si parla della questione periferie, e a maggior ragione dopo gli scontri di Ferguson che sta nella stessa area metropolitana, prima o poi, con più o meno precisione filologica, arriva la citazione del famigerato complesso di case popolari Pruitt-Igoe di St Louis. Con la notoria demolizione di quelle case del razionalista Minoru…