Hallo boys: traversammo tutto l’Illinois!

Quando alla fine degli anni ’70 l’ayatollah Khomeini tornò dal suo lungo esilio parigino dopo la caduta dello Scià e l’istituzione della Repubblica Islamica iraniana, una delle piccole cose di cui si occupò la cronaca fu la pubblicazione dei suoi precetti di vita quotidiana, una serie di regole che stabilivano cosa fosse giusto, un po’…

La suburbanizzazione della città

Ci sono parecchi modi di guardare quel che ci accade attorno, e forse è sempre meglio assumere varie prospettive di osservazione, fermo restando che poi il giudizio positivo o negativo non debba per forza cambiare. Quando per esempio alcuni anni fa Anna Minton leggeva la diffusione nel mondo dei Business Improvement Districts come privatizzazione dello…

Movida a bassa intensità

Certi comportamenti li odio, ho la forte tentazione di tirare in testa a quella gente la prima cosa che mi capita in mano. Per adesso prevale ancora, per fortuna, il ricordo dell’unica esperienza di confronto diretto, casualmente positiva. Erano le tre del mattino passate, di una notte afosa, e tre idioti continuavano a raccontarsene di…

Bipede, umano, urbano

Se proprio vogliamo guardarci alle spalle, cercare identità profonde nel passato, almeno facciamolo sul serio, magari migliorando un pochino altri che l’hanno fatto maluccio prima di noi. Ad esempio il mitico professor Bruegmann, quando per sostenere la superiorità assoluta della villetta con giardino si lanciava nella seguente osservazione: già l’ominide nella savana cerca uno spazio…

Incidenti stradali: no, lo psicologo no!

Quando succede qualche incidente stradale il giudizio collettivo è lapidario: “Chi ha sbagliato deve pagare”. Ma non ci accorgiamo mai delle ciclopiche dimensioni che dovrebbe avere quella lapide, e la relativa gigantesca fossa comune che contrassegna. Chi sbaglia superficialmente e nel modo più vistoso sono ovviamente via via i tizi ubriachi, distratti o altro lanciati…

Wilmaaa, dammi la motofalciatrice!

Ci sono cose davvero frustranti, situazioni che tutti eviteremmo molto volentieri, ma che ahimè succedono, e spesso. L’esempio più classico è quello dell’usare la bicicletta per scelta, in città, superando tutti i vari ostacoli che ciò comporta, e facendolo volentieri perché in fondo non è poi tutta questa gran fatica, ci sono anche tanti aspetti…

Il dogma del sogno di vita standard

«Ma poi in una macchina così piccola dove li metti i bambini? No, no, dai retta a me, comprati un altro modello». Me la ricordo ancora, quell’osservazione piuttosto assurda di mio padre a proposito del mio abbastanza impegnativo acquisto. Assurda al limite del surreale, perché non c’era di mezzo alcun bambino, vero presunto o vagamente…

Shopping a piedi: basta cambiare il marciapiedi?

Come ci insegna la storia, gli amati e odiati scatoloni della grande distribuzione moderna non sono l’invenzione perversa di un sadico, e a ben vedere neanche solo il prodotto dell’automobilismo di massa che ci soffoca da mezzo secolo. Macché: quello scatolotto, anche se in forme subdolamente travestite e senza le insegne al neon da quattro…

Povertà, mobilità, città

Ogni tanto la stampa, fisiologicamente schizofrenica nel dare le notizie, ci informa suo malgrado su come funzionano certe cose, ad esempio il metabolismo urbano. All’epoca degli attentati alle Torri gemelle di Manhattan nel 2001, per esempio, il pubblico di tutto il mondo riscoprì dentro la stessa pagina (con la poco lodevole eccezione dell’economista urbano Edward…

C’è in giro certa gentry!

Esiste una versione nazionalpopolare del famoso antoniettiano “perché non mangiano brioches?”. Accade perché il mondo si sta segmentando in comparti poco comunicanti, a rendere quasi ovvia la proliferazione di equivoci. Qualcuno tira fuori una bella parola di successo, che riassume efficacemente qualcosa, e quella parola se ne va per i fatti suoi, a significare quel…