Inquinamento e criminalità

foto F. Bottini

Ricerche recenti indicano chiaramente una correlazione tra il subire varie forme di inquinamento e una maggiore propensione a comportamenti criminali. Una correlazione complessa, influenzata dall’interagire di fattori biologici, ambientali, sociali. Ma le ricerche la confermano comunque. Uno studio pubblicato dal Journal of Environmental Economics and Management rileva quanto elevati livelli di particolato corrispondano a un incremento di comportamenti violenti, aggressioni, rapine, ma non dei semplici furti. E insieme ad altre questa ricerca ipotizza che l’inquinamento atmosferico leda le funzioni cognitive aumentando l’aggressività che sta alla base della crescita dei comportamenti criminali.

Un altro studio proposto dal Journal of Political Economy rileva una correlazione tra essere esposti in giovane età all’inquinamento da piombo, e diventare criminali da adulti. La ricerca indica come in aree a più elevato storico consumo di benzina ci sia più criminalità violenta, impatto ambientale-sociale dei veleni. Il piombo, metallo velenoso, produce danni neurologici, con effetti sui comportamenti e riduzione del controllo degli impulsi. Altra cosa interessante è il rapporto fra inquinamento acustico e la criminalità. Uno studio su Environmental Research rileva che più rumore urbano produce comportamenti più aggressivi e reati violenti. Stress e disturbi del sonno indotti dal costante rumore esasperano le tendenze aggressive elevando i tassi di criminalità.

Il meccanismo implicito che collega inquinamento e criminalità spesso ruota attorno agli aspetti cognitivi. Sostanze come il particolato o il piombo superano la barriera sanguigna e possono raggiungere il cervello. Con effetti in grado di ridurre le capacità di giudizio e stimolare reazioni di impulso. Studi citati da ScienceDaily dimostrano come una pessima qualità atmosferica possa ridurre le capacità cognitive, elemento critico delle decisioni e dell’autocontrollo, entrambi aspetti essenziali per la prevenzione dei comportamenti criminali. Da notare quanto l’inquinamento ambientale riguardi in modo soverchiante quartieri a basso reddito, già più a rischio di reati per ragioni di povertà, basso tasso di istruzione, accesso scarso alle risorse e servizi. L’inquinamento qui si aggiunge a problemi sociali preesistenti esasperandoli e portando ad un aumento della criminalità.

Percorsi abbastanza ovvi di per ridurre questi effetti dell’inquinamento sui reati sono un migliore controllo delle emissioni e la riconversione energetica. Si potrebbe anche eliminare dagli edifici più vecchi la componente piombo delle vernici, o delle condutture che contaminano l’acqua che beviamo. Un modo per ridurre l’inquinamento acustico sta in una diversa progettazione urbana e regole sul traffico. Possono contribuire anche campagne sui rischi dell’esposizione all’inquinamento, oltre al sostegno allo sviluppo economico in situazioni di svantaggio sociale.

Riferimenti:
Analyzing the relationship between air pollution and various types of crime, PloSOne 21 agosto 2021
Noise pollution and violent crime, Journal of Public Economics, novembre 2022

da: E – Environmental magazine, maggio 2024; Titolo originale: Increased Pollution = More Crime – Traduzione di Fabrizio Bottini

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