Il Davanzale Infinito

Le innovazioni urbane sollevano puntualmente forti perplessità, ironie, fiere opposizioni, ed è logico che sia così, come si comprende anche dai motivi profondi di queste riserve. La prima motivazione, forse la più diffusa di questi tempi, è conservatrice e diffidente: perché mai fare le cose in modo diverso da come le si è sempre fatte…

Alla ricerca della sostenibilità urbana

A volte si esagera col metodo induttivo, magari un po’ per via della moda a femminilizzare eccessivamente tutto oggi, in reazione a quanto si faceva in passato sbilanciandosi sulle grandi categorie, magari anche perché in concreto abbiamo sotto mano pochino, oltre all’esperienza quotidiana e personale, da proiettare sull’universo cavandoci conclusioni varie. Ma così si finisce…

Diciamocelo: è la bicicletta che ucciderà il pianeta!

Pare certamente positivo che, in fondo seguendo virtuosamente e per l’ennesima volta l’intuizione di Jane Jacobs e non solo, l’interesse a proposito delle città si sia spostato abbastanza chiaramente da un approccio monolitico sulle immobili pietre (in senso lato, ovvero tutto ciò che interessa quasi solo architetti e ingegneri), giusto con qualche propaggine economica-sociale, a…

Perché piantare più alberi?

Non c’è bisogno di essere Qui Quo Qua, per avere la passione degli alberi, sognare di farci sopra la classica casetta dove salire per stare un po’ fuori dal mondo, o semplicemente arrampicarsi, appendere l’amaca, guardare tirando un sospirone di sollievo. Viene così, istintivo, così come viene spontaneo apprezzare ogni iniziativa per moltiplicarli, gli alberi,…

Tempo della città, tempo della politica

In un suo celebre saggio dedicato a un particolarissimo conflitto sociale di era pre-industriale, lo storico Jacques Le Goff ci racconta la vicenda dell’introduzione degli orologi meccanici nelle torri campanarie rurali. Lo scontro qui è, per usare le sue parole, fra Tempo della Chiesa e Tempo del Mercante, cioè fra due sensibilità del tutto diverse…

Fronte del porto sul cambiamento climatico

Vivere pienamente la città e usare al meglio le sue qualità abitative di servizio, culturali, economiche, democratiche, vede intrecciarsi almeno tre grandi categorie e problemi. Il primo ambito è quello che comprende anche la piccola fettina chiamata dagli architetti «la città» tout court, ma che di fatto possiamo più coerentemente definire habitat urbano. Composto per…

Il cambiamento climatico è ciò che mangi

C’è una cosa assai abusata e assai ignorata, che si chiama metodo induttivo. Filosoficamente parlando è il procedimento che partendo da singoli casi particolari cerca di stabilire una legge universale. Restando un pochino più terra terra, ovvero non volendo assolutamente stabilire leggi o regole, ma formandosi una semplice visione del mondo (come quella associata alle…

La nostalgia è proprio canaglia (e per nulla simpatica)

Tempo fa un interessante articolo di urbanistica sul Financial Times, provava a fare un parallelo tra l’autoritarismo implicito di certi grandi progetti per le città, e certi altrettanto mastodontici piani di organizzazione aziendale. L’autore non era gran che esperto di politiche urbane, confondeva il campo dell’architettura con quello delle grandi infrastrutture, le vie della città…

Terroristi del cambiamento climatico? Follow the money!

«Perché, invece di prendervela con un onesto cittadino che ha parcheggiato l’auto giusto due spanne fuori dalle righe, non andate semplicemente a dare un’occhiata a quei brutti ceffi che girano attorno al bar dall’altra parte della strada? Non sarebbe quello, il vero mestiere di voi tutori dell’ordine?». Quante volte abbiamo sentito qualcosa del genere, o…

Quanto mi costa, l’auto del vicino!

La letteratura sul territorio via via costruito a misura per l’automobile, praticamente coincide in positivo o in negativo con la storia della città moderna. Nel senso che ci sono i favorevoli, dai figli delle avanguardie novecentesche auto-battezzati «razionalisti» (gli altri poveretti erano considerati irrazionali, si vede) in poi, e le schiere di scettici, conservazionisti, portatori…