Il verde urbano identitario partecipativo post-moderno

Quando nell’immediato dopoguerra italiano uno degli ex ragazzini terribili del modernismo architettonico, Piero Bottoni, decise di proporre al paese una specie di versione aggiornata dello storico quartiere modello tedesco Weissenhof a un quarto di secolo di distanza, certamente non intendeva passare per qualsivoglia reinterpretazione del modello di neighborhood unit anglosassone, del resto già ampiamente rimaneggiato…

Non c’è scampo assessore: è solo colpa tua!

Qual’è il compito, o diciamo pure il più adeguato esercizio del potere, per una pubblica amministrazione eletta locale? Senza esagerare potremmo ragionevolmente fissarlo secondo un equilibrio (variabile, ma in modo trasparente anche a connotare il colore politico) fra scelte discrezionali, vuoi nel senso pubblico che in quello pubblico-privato degli interessi particolari individuati come leva per…

Figli delle Città

C’è uno stereotipo consolidato, che attraversa l’immaginario e la fiction da parecchi decenni: il ragazzino di campagna in fondo buono, anche se magari monello; quello di città malevolo e vizioso, o quando va proprio bene un perlomeno po’ viziato e malaticcio. Ognuno se li immagini come vuole, questi antenati o protagonisti della devianza urbana simil-punk,…