Colonnade: una galleria civica-commerciale per la città giardino (1905)

In una città giardino, gli edifici amministrativi dovrebbero stare riuniti in un unico complesso, ma anche così, se si studiano accuratamente anche sul versante dei costi, sarebbe difficile ottenerne un edificio monumentale. Quindi per favorire un risparmio sarei favorevole ad accorpare a quelli dell’amministrazione municipale anche altri spazi di servizi in un unico edificio centrale,…

Il bottegaio suicida (a sua insaputa)

Non si da’ notizia di un’automobile entrata in un negozio a comprare qualcosa. Succede invece che dall’automobile esca qualcuno, che poi entra a svuotare un po’ il portafoglio, e per facilitargli il gesto, il commerciante provvede a mettere l’ingresso del negozio vicino al punto di sosta dell’auto (di solito non ci si lancia dall’auto in…

Il toro (inevitabile) nella cristalleria urbana

In tutti i sistemi c’è chi si adatta, chi cresce, chi muore per lasciar spazio ad altri, chi si colloca, in modo di solito precario, in cima alla piramide, magari già pronto ad essere scalzato da altri. Succede con la natura, che colonizza anche gli spazi più improbabili della città, e succede alle attività economiche,…

L’insostenibile pesantezza del quartiere fotocopia

Alcuni anni fa, ero a Catania per un convegno, e alloggiavo in un albergo sulla centralissima via Etnea. Uscendo diretto all’università, avevo in mente tutt’altro che la contemplazione del panorama, visto che dovevo tenere una relazione da lì a una manciata di minuti, e me la stavo mentalmente ripassando già sull’ascensore. Il mio ritorno ad…

Il bottegaio resiliente del terzo millennio

Come tutti sappiamo benissimo, la quasi perfetta sovrapposizione fra ambiente urbano e attività commerciale è stata letteralmente distrutta nell’arco di pochissimi anni, dopo millenni di relativa stabilità, dall’ascesa dello scatolone suburbano automobilistico a metà del XX secolo. Se nella sua terra di origine, il Nord America, lo shopping mall introverso ad aria condizionata si è…

Passeggio Commerciale Urbano

Con buona pace degli entusiasti sostenitori del modello, il cosiddetto centro commerciale naturale non esiste. Nel senso che non c’è nulla di particolarmente naturale nell’allinearsi diciamo così organico, dentro un particolare tessuto o contesto, degli esercizi che vendono prodotti o servizi, mescolandosi ai flussi e relazioni così da costituire nello spazio e nel tempo un…

Zone commerciali (1937)

L’area commerciale è uno spazio di relazione sociale Le persone sono attratte dalla folla. E il primo ruolo che devono svolgere le aree per gli affari è quello di mettere a disposizione spazi per le relazioni sociali. Era uno spazio del genere la piazza del mercato un tempo, molto più di quanto non lo siano…

Non di soli valori immobiliari vive l’uomo

Le metafore servono a rendere più accattivante e semplice una cosa ostica e complicata, avvolgendola nella gradevole confezione della quotidianità. Per esempio alle scuole medie quando i professori di scienze spiegano la scoperta di qualche “Patata bollita di Thorensen” che magari ha meritato al tizio Thorersen il premio Nobel per la chimica, e ovviamente c’entra…

Piove? Governo del territorio ladro!

Qualche anno fa, durante la tradizionale emergenza autunnale piogge, che vede tutti impegnati nel rito dell’indignarsi stagionale per l’indebita cementificazione dei dintorni di casa propria, era spuntata sui giornali la suggestiva foto di un centro commerciale allagato. Immediatamente e forse meritatamente assurta a feticcio di infinite campagne, personali e associative, contro la proliferazione di quei…

La metropoli circadiana discontinua

Una vecchia canzone swing dell’indimenticato Nicola Arigliano diceva nel ritornello “la cosa è sicura, è solo questione di tempo”. Grande verità, di solito non considerata dentro la solita tendenza a ragionare poco, specie quando ci si lancia dentro a intricati ragionamenti. Come quello sulle aperture domenicali o notturne degli esercizi commerciali, dove se ne ascoltano…