La città diffusa non è città (anzi non esiste)

I giochi di parole dei piazzisti e venditori di illusioni sono stigmatizzati da secoli di aneddotica popolare, e fissati indelebilmente dalla penna di efficaci e famosi scrittori, ma a quanto pare il metodo funziona comunque ancora alla grande. Nelle parole della città imperversa ad esempio da lustri l’aggettivo «diffuso», inventato da qualche furbacchione (con varianti…

Ci vuole il Settimo Cavalleggeri, contro i nimby?

Non si pretende certo che chi ha una prospettiva limitata di osservazione su un certo fenomeno o problema, debba improvvisamente e forzosamente cambiarla. E per un motivo facilmente intuibile, ovvero che tutti, nessuno escluso, hanno in un modo o nell’altro questa «prospettiva limitata»: vuoi dall’esperienza personale, vuoi dalla formazione culturale, vuoi dal ruolo occupato oggi…

Il suicidio democratico dei nimby

La sociologia dei processi e conflitti urbani ha già ampiamente descritto, in modo sistematico, il modo in cui le opposizioni locali alle trasformazioni interagiscono coi (e nei) vari livelli decisionali, e mettendone in luce l’apporto certamente positivo, in quanto espressione di un sintomo vitale di reattività dialettica. Meno chiaro, e per motivo abbastanza ovvi di…

Densificazione virtuale

Strana cosa l’idea di città, specie se chi la esprime ha le idee davvero confuse. Capita di continuo che, esattamente all’interno del medesimo ambiente culturale, ovvero qualcosa più ristretto di un partito o gruppo che necessariamente può e deve proporre anche contraddizioni, si parli da un lato di sostenibilità urbana, resilienza, contenimento del consumo di…

Viva la «cementificazione»

Ci sono due modi di amare l’ambiente, che non hanno nulla da spartire né con le intenzioni né con gli stili di vita: diciamo che sono caratterizzati in senso culturale-filosofico, senza esagerare. Il primo si ritiene profondo, assoluto, e riguarda spesso militanti o comunque persone impegnate attivamente in qualche causa. Il secondo prova a mantenere…

Densificazione (a cosa dovrebbero servire gli architetti)

Quante volte abbiamo assistito allo scontro fra i cosiddetti ambientalisti e i cosiddetti cementificatori? I primi ad agitare lo spauracchio, del resto mica del tutto fantasioso, della catastrofe planetaria (o almeno cittadina) sul versante alimentare, o di pura abitabilità, se non si inizia a fermare del tutto il consumo di suolo a scopi urbani. I…

Slogan scemi: densificazione

Sia che si abbiano ottime intenzioni, sia che queste intenzioni vadano verso la classica fregatura, semplificare le cose con uno slogan comporta dei rischi, il primo dei quali è di esporsi alle interpretazioni più varie. Cosa che va bene quando l’obiettivo è raccattare consensi generici, molto meno bene specie in un’epoca in cui i giochetti…

Il contenimento del consumo di suolo in pratica

Ci sono cose fini a sé stesse, e altre dotate di senso più generale: anche la famigerata «cementificazione» come la chiamano i conservazionisti a prescindere, appartiene potenzialmente a entrambe le categorie. I primi cementificatori sono gli stessi eroi della storia umana a cui il conservazionismo guarda con religioso rispetto, i costruttori di centro storici, monumenti,…

Gli scienziati pazzi del neoliberalismo

Ci sono colossali stupidaggini che si presentano in buona o malafede come pensate di «puro buon senso», e altre che addirittura vanno oltre quella sciocca vaga intuizione iniziale, costruendoci su un intero sistematico universo, che poi diventa ancora più difficile da mettere in discussione. Un esempio è quello di chi vuole sempre «ricongiungersi alla natura»,…

Spazio pubblico, spazio privato: questo è il problema!

Ogni tanto sembra di non capirci più nulla, fra le contraddizioni incrociate di chi nelle cose urbane predica benissimo ma razzola pessimamente, a partire da quegli «amici dell’ambiente» assai poco propensi a guardare oltre il proprio naso. Escludiamo ovviamente da subito le persone che con la scusa di tornare alla natura paiono del tutto ignare…