Il problema anagrafico-sociale della città nel terzo millennio

C’era una volta la città industriale del capofamiglia: due cose distinte ma legate da un patto di ferro non scritto, solo che qualcuno era stato escluso dal conto. Ma partiamo dall’idea di famiglia che evoca quel capo, anzi da quel concetto di famiglia allargata recentemente ripreso anche dal presidente Obama quando ha ricordato come «it…

Fabbriche e politiche di sinistra

Nella nostra epoca mediatica, forse passare dal dire al fare ogni tanto potrebbe essere utile. Nel senso che, oltre a invitare la classe dirigente a «dire qualcosa di sinistra», come spesso si auspica, c’è anche la possibilità di farla concretamente, la cosa di sinistra. Se non altro come strumento per tradurre in pratica e verificare…

Accessibilità non è solo questione di rampe

Riuso, riqualificazione, rigenerazione, trasformazione, ripristino, sviluppo, crescita, agglomerazione, smaterializzazione, flessibilità, complessità: a parte l’occhiatina sospetta che ormai ci viene spontanea davanti all’uso troppo disinvolto (e mescolato a caso) di questi termini, dietro a quali spesso si nascondono pessime e antichissime intenzioni, qualcosa è comunque sicura. Ovvero che se vogliamo guardare al futuro, e non crogiolarci…

Il chilometro zero delle schifezze

Una trentina d’anni fa, quando tutte le discussioni sul ruolo della bicicletta nel trasporto urbano erano in gran parte ancora di là da venire, il sindaco di una grande città si fece per ovvi motivi di immagine fotografare su una piccola pieghevole mentre si chinava a bere a una fontanella. La foto suscitò tra le…

Vox Populi e qualità urbana

Capita a volte di inciampare in qualche cartellone, opuscolo, inserzione o post «consigliato», che reclamizzano un nuovo complesso o quartiere residenziale fuori città, e di notare gli aspetti su cui brevemente si sofferma la comunicazione commerciale. Il primo banalissimo e scontato slogan è quello che a modo suo risolve la storica contraddizione fra città e…

Rigeneratori di tutto il mondo unitevi!

Tutte le volte che per motivi ambientali e di salute si inizia a parlare del cosiddetto s(cosiddetto, e magari ci torniamo) blocco del traffico, il mondo si divide in due. Da un lato dell’immaginaria barricata sta una purtroppo relativamente piccola minoranza di cittadini che pensano finalmente si fa qualcosa di intelligente. Dall’altro c’è chi, pur…

Agli antipodi della dispersione urbana

Diciamocela tutta: non se ne può più degli strenui difensori della campagna, soprattutto quando difendono all’arma bianca qualunque cosa, usando quel nome «campagna» a sproposito, che più sproposito non si può. Già: che diavolo sarebbe la campagna? Ripartiamo dai fondamentali, anche senza scivolare subito dentro la Bibbia, i Sumeri o i solchi bagnati di sudore…

Il centro commerciale cinquantenne si fa il lifting

Non esiste un monopolio della faziosità, ma la lotta è all’ultimo sangue. Come nelle polemiche sulle «periferie», i cui guai sono stati ascritti dai vari soloni al solito comunismo, alla poca sensibilità dei progettisti (magari pure comunisti) ipnotizzati dal feticcio della modernità, a un’urbanistica rigida e burocratica sostanziata negli standards, o nello zoning monofunzionale.  A girare la boa…

Il quartiere desegregato

In principio c’è la vignetta di un disegnatore ottocentesco parigino, quella spessissimo ripresa nei testi di teoria e storia dell’urbanistica. Raffigura un edificio di parecchi piani in sezione, con gli interni in bella vista a mostrare arredi e occupanti umani: si notano le botteghe al pianterreno, gli studi professionali o finanziari al piano nobile, e…