Consigli della Zia Pina per il ciclista urbano autocritico

  In bicicletta vestiti sempre di colori squillanti: sarà sempre più facile per l’automobilista individuarti. Se poi sceglie di schivarti, o di investirti prendendo meglio la mira, è altro problema     Per la tua sicurezza, sempre meglio evitare sia la strada che qualunque percorso collaterale tracciato: imbocca decisamente quello dove dai più fastidio in…

La sicurezza, e gli sciocchi che la cercano nel posto sbagliato

Inutile ribadire, che quando si parla di «sicurezza» esistono parecchi approcci diversi e anche diametralmente opposti, aggregabili grosso modo in due grandi famiglie, una prima più classica e apparentemente intuitiva, una seconda magari meno immediata, ma assai più realistica. La sicurezza intuitiva è quella militaresco-armata e aggressiva, fatta di protezioni, barriere, prevenzione attraverso la separazione,…

Pedala su due ruote, ma non è un ciclista

Gli osservatori della mobilità ciclistica urbana pare non riescano a trovare una spiegazione razionale, a un dato di per sé inequivocabile: diversi sistematici studi su diverse esperienze locali, rilevano che gli incidenti di qualche entità (con ferite che richiedono cure) sono meno, molti di meno, nel caso di chi usa una bici in condivisione, rispetto…

L’aggettivo «dolce» applicato alla mobilità

Probabilmente è una cosa che succede da sempre in tutte le città, la leggenda delle targhe sospette: cioè esistono una o più sigle sulle targhe dei veicoli, da cui il residente locale dovrebbe guardarsi, visto che poi corrispondono puntualmente a comportamenti fastidiosi o pericolosi. Leggenda metropolitana, ma non priva di qualche vago fondamento reale, che…

Comportamenti urbani puliti e illuminati bene

«Non mi importa di essere detestata, la cosa peggiore in assoluto è essere ignorata»: didascalica e certamente da contestualizzare, ma assai efficace, quante volte l’abbiamo sentita, una frase del genere da qualcuno a proposito di qualcosa? Dentro i flussi urbani questa consapevolezza degli altri, di sé, e delle relazioni reciproche che di continuo si intrecciano,…

La bicicletta e la fiducia del consumatore

Chi si sposta quotidianamente in bicicletta ne vede di continuo, di scene del genere, specie nelle frange più esterne delle aree metropolitane: un ciclista fermo sul ciglio del percorso o in una piazzola, col mezzo appoggiato o ribaltato, che traffica più o meno abilmente con la catena fuori posto, una camera d’aria da sostituire, o…

La teoria del gender va a pedali

Raccontano le cronache, più recenti e meno recenti, di scontri titanici fra le tribù dei pedalatori e loro nemici ostili in agguato tra boschi e semafori. Quella più singolare, e diciamo pure con sfumature criminali, è la guerra scatenata dagli anti-ciclisti su certi percorsi di fuoristrada per sentieri, su cui si spargono schegge taglienti per…

… e cammina cammina, arrivarono in città (o no?)

Spesso critici letterari e non dividono la fantascienza secondo due categorie: quella degli sviluppi davvero coerenti e anticipatori, e quella quasi caricaturale che infila a forza delle innovazioni senza cambiare davvero il contesto. Mentre invece quello cambia eccome, anche quando non si era per nulla previsto, o non si vuole affatto riconoscere il turbine di…

Diciamocelo: è la bicicletta che ucciderà il pianeta!

Pare certamente positivo che, in fondo seguendo virtuosamente e per l’ennesima volta l’intuizione di Jane Jacobs e non solo, l’interesse a proposito delle città si sia spostato abbastanza chiaramente da un approccio monolitico sulle immobili pietre (in senso lato, ovvero tutto ciò che interessa quasi solo architetti e ingegneri), giusto con qualche propaggine economica-sociale, a…

La privatizzazione virtuale di spazi e flussi

Cosa occorre per far sì che si sviluppi e prosperi una mobilità urbana ciclabile? I pareri paiono universalmente abbastanza concordi su questo punto, per esempio per quanto riguarda le infrastrutture necessarie, che certamente ci devono essere, efficienti, ma non pietrificate su un unico modello, perché non c’è un ambiente unico e identico, non c’è produzione…