A cosa serve l’archistar in città

Lontanissimi i tempi in cui estetizzanti architetti iniziavano a intuire, confusamente quanto efficacemente, le contraddizioni dello sviluppo industriale nel suo pieno dispiegarsi ottocentesco, iniziando quel percorso critico che avrebbe portato, attraverso le discontinue tappe della landscape architecture e della convergenza con alcune discipline sociali e sanitarie, all’affermazione dell’urbanistica moderna. Piuttosto lontani e superati (nonostante le…

Bologna: nuove comunità urbane

Up on housing project hill Is either fortune, or fame You must pick one or the other Though neither of them Are to be what they claim (Bob Dylan, Just like Tom Thumb’s blues Premessa Bologna, una giornata qualsiasi. Chiunque attraversi passeggiando o guidando un’auto, oppure percorra in autobus, i quartieri periferici, non può fare…

Case economiche e parti di città (1934)

Efficienza economica e profitto speculativo Il problema principale è di mettere a disposizione la maggior quantità di nuove abitazioni ad affitti accessibili, col minimo di spesa pubblica complessiva. La questione non ha nulla da spartire col solito «rilancio del settore edilizio» come si è fatto tante volte in passato. Al contrario, visto che è proprio…

L’Alba di Capannonia

In principio era la cementificazione, lo sprawl, la dispersione sul territorio di qualunque attività salvo quella agricola, sottraendo spazi appunto all’agricoltura, alla natura, sostituendole con strade, parcheggi, distributori di benzina, tubature, cavi, tralicci, svincoli, e assai più sparpagliati edifici simil-industriali, simil-commerciali, simil-terziari e residenziali. Quel prefisso «simil» sta solo a significare il fatto che la…

Bergamo: discipline architettoniche e trasformazioni urbane

Sento spesso alcuni architetti che hanno il compito di intervenire con studi di fattibilità funzionali alla progettazione e alla costruzione di luoghi urbani, discutere con giri di parole piuttosto ridondanti delle trasformazioni eseguite. Dai loro discorsi traspare la convinzione che la soluzione dei problemi o le risposte alle domande dei cittadini si possa esaurire con…

La periferia non è un’espressione geografica

Probabilmente confondere le acque è sia una tentazione che una propensione, ovvero ci si prova sempre in un modo o nell’altro. Capita un problema, una questione qualsiasi, di varia gravità, e tutti ci si scaraventano entusiasticamente dentro rivendicando il possesso della soluzione miracolosa: di sicuro la cosa non aiuta gran che, almeno se si vuole…

Il verde non deve essere solo orizzontale

Non c’è alcun dubbio che il mondo sia tanto più bello quanto più è vario e interessante. Ma proprio perché lo vogliamo sempre più bello e interessante questa varietà è da intendersi rigorosamente inoltre, in più, non invece. Pare che però la tendenza, anche riguardo al verde, al rapporto con la natura più o meno…

Una Rosa Parks per il ciclismo urbano

Qualunque cosa possa promuovere la mobilità non motorizzata è buona e va sostenuta con tutte le forze, smettiamola di spaccare il capello in quattro. Ecco qui, riassunta in una riga abbondante, l’obiezione spontanea che puntuale arriverà alle note che seguono. Obiezione spontanea ma fuorviante, perché del tutto ignara degli aspetti segregazionisti (o autosegregazionisti se vogliamo)…

Ottuso come un mattoncino Lego

Nei primi anni ’70 con l’album Thick as a Brick si apriva una fertile stagione musicale e culturale, insieme quella del progressive rock e quella dei concept album. A parte tutti questi aspetti, ben noti sia agli specialisti che al pubblico più attento, val la pena sottolineare come quel titolo, liberamente traducibile come Duro di…