Il centro commerciale non è naturale: e quindi?

Da un certo punto di vista esiste una grande e insopprimibile bisogno degli sputasentenze, in senso lato. Si tratta degli esperti di settore (settori più o meno ampi, ma che di solito mediaticamente si propongono come ragionevole sintesi dell’universo) pronti a bollare come follia qualunque cosa si discosti dalla propria prospettiva. Nel nostro paese ad…

Lo Shopping-Center e la lotta per l’egemonia nel quartiere (1956)

C’è una tendenza, logica del resto, a raggruppare i negozi di un quartiere tutti insieme, in uno o più nuclei, perché le leggi relative alla costruzione delle abitazioni economiche di un certo tipo [1] non ne permettono l’inserimento negli edifici d’abitazione, o perché si cerca di seguire il sistema, comune in Europa settentrionale e negli Stati Uniti…

La triste storia dei centri commerciali (1978)

Fu nel 1943, solo 35 brevi anni fa, che Architectural Forum chiese a circa una dozzina di noti architetti di immaginare il futuro, e anticipare nuovi tipi di edifici che potessero affermarsi una volta finita la seconda guerra mondiale. Il mio contributo fu un articolo illustrato da schizzi, dal titolo “Shopping Centres” che mostrava quello che ora…

La suburbanizzazione della città

Ci sono parecchi modi di guardare quel che ci accade attorno, e forse è sempre meglio assumere varie prospettive di osservazione, fermo restando che poi il giudizio positivo o negativo non debba per forza cambiare. Quando per esempio alcuni anni fa Anna Minton leggeva la diffusione nel mondo dei Business Improvement Districts come privatizzazione dello…

Smart Scatolone City

Ogni tanto qualcuno, anche lodevolmente, decide di porre una moratoria sui centri commerciali e in generale i grandi contenitori della distribuzione organizzata, per riflettere su nuovi strumenti normativi, territoriali e non, in materia. Decisione che di solito viene accolta con favore anche dalla mitica rete, dai social network e compagnia bella, che però in sostanza…

Pompe

Tu vuoi rinunciare alle pompe? Suonava più o meno così una delle innumerevoli battute di Amici Miei, non ricordo quale atto. Si tratta notoriamente di un doppio senso: concetto adeguato sia alle strade statali che ad altri contesti. Sarebbe una gran cosa, pensano in tanti, ambientalisti a singhiozzo inclusi, se la benzina costasse di meno,…

Shopping a piedi: basta cambiare il marciapiedi?

Come ci insegna la storia, gli amati e odiati scatoloni della grande distribuzione moderna non sono l’invenzione perversa di un sadico, e a ben vedere neanche solo il prodotto dell’automobilismo di massa che ci soffoca da mezzo secolo. Macché: quello scatolotto, anche se in forme subdolamente travestite e senza le insegne al neon da quattro…

Colonnade: una galleria civica-commerciale per la città giardino (1905)

In una città giardino, gli edifici amministrativi dovrebbero stare riuniti in un unico complesso, ma anche così, se si studiano accuratamente anche sul versante dei costi, sarebbe difficile ottenerne un edificio monumentale. Quindi per favorire un risparmio sarei favorevole ad accorpare a quelli dell’amministrazione municipale anche altri spazi di servizi in un unico edificio centrale,…

Il bottegaio suicida (a sua insaputa)

Non si da’ notizia di un’automobile entrata in un negozio a comprare qualcosa. Succede invece che dall’automobile esca qualcuno, che poi entra a svuotare un po’ il portafoglio, e per facilitargli il gesto, il commerciante provvede a mettere l’ingresso del negozio vicino al punto di sosta dell’auto (di solito non ci si lancia dall’auto in…

Il toro (inevitabile) nella cristalleria urbana

In tutti i sistemi c’è chi si adatta, chi cresce, chi muore per lasciar spazio ad altri, chi si colloca, in modo di solito precario, in cima alla piramide, magari già pronto ad essere scalzato da altri. Succede con la natura, che colonizza anche gli spazi più improbabili della città, e succede alle attività economiche,…