Le tre che fecero la rivoluzione

A una cena lo scorso autunno, parlavo del fatto che Women’s Strike for Peace aveva prodotto cose straordinarie nei primi anni ‘60, contribuendo tra l’altro alla fine dello House Un-American Activities Committee (HUAC, del senatore McCarthy). Un noto commentatore politico che mi sedeva di fronte ribatteva ridacchiando che le donne dello WSP non avevano avuto…

Donald Trump e la fortezza degli ariani sfigati

La cosa che colpisce di più, quando accadono certe cose, in genere assai sgradevoli, è il regolare «stupore» della classe dirigente politica, mediatica, insomma di chi pretende di anticipare e/o orientare qualunque corrente culturale e di opinione, pur non azzeccandone mai una. Particolarmente odioso, quello «stupore», quando questa autonominata élite pretende di estenderlo unilateralmente anche…

La metropoli «né di destra né di sinistra»

Facile, dire che una volta era tutto più facile, quando a quei tempi non si era neppure nati! I tempi, sarebbero quelli in cui c’erano i buoni e i cattivi, la destra reazionaria e la sinistra progressista, tutto era bianco o nero e ci si poteva «schierare» come piace ai sempliciottoni del giorno d’oggi. Tempi…

Qualche differenza fra nimby e ambientalismo

L’ambientalismo in sé, nonostante le varie incrostazioni accumulate nel corso dell’ultimo secolo, non sarebbe una opzione politica vera e propria, a pensarci bene. Non lo è così come non lo sono altre cose, tipo la felicità la salute o la zia emigrata in Australia: roba santa e indiscutibile, ma che si fa opzione politica soltanto…

Casa come merce, e localismo antieuropeista

Di questi tempi, fra gli infiniti localismi che spuntano da tutte le parti, quello più vistoso pare essere diventato il localismo britannico, e non ci si riferisce qui alla legge con quel titolo approvata alcuni anni fa nel paese, che provava a recuperare pur in modo assai contraddittorio alcuni poteri decisionali delle amministrazioni cittadine contro…

Fabbriche e politiche di sinistra

Nella nostra epoca mediatica, forse passare dal dire al fare ogni tanto potrebbe essere utile. Nel senso che, oltre a invitare la classe dirigente a «dire qualcosa di sinistra», come spesso si auspica, c’è anche la possibilità di farla concretamente, la cosa di sinistra. Se non altro come strumento per tradurre in pratica e verificare…

Prevenire l’anticittà regressiva è meglio che curarla

Molte fra le più feroci polemiche sul futuro dell’innovazione urbana, o meglio sull’opportunità di innovare e riorganizzare politiche urbane, dipendono dal vero e proprio terrore di chi si sente scavalcato, ed è convinto si tratti di un complotto di forze oscure per impossessarsi della metropoli eliminando il suo ruolo di cane da guardia del progresso…

Zappare patate non rende progressisti

Tutti travolti da certo neocontadinismo di ritorno che si ammanta troppo automaticamente di ambientalismo e progressismo, ci scordiamo che l’agricoltura urbana non ha di per sé alcuna caratteristica alternativa, salvo appunto quella assunta di recente rispetto al consumismo. Del resto, se diamo un’occhiata alla storia recente del ritorno in città delle colture, troviamo ad esempio…

Spazialismo reazionario o progressista

Si ascoltano spesso chiare esplicite a addirittura programmatiche, le sparate «religioso-naturaliste» soprattutto della mediatica destra americana, ma in fondo allargabili a tutte le analoghe ideologie e movimenti del mondo. La panoplia di argomentazioni dell’internazionale reazionaria è un po’ come l’amato (da loro) sistema tolemaico, dove tutto gira attorno a un unico motore immobile, e quindi…