Flussi e democrazia

Quando si mettono in campo delle politiche urbane, si dovrebbe poterle valutare nella prospettiva complessa che sempre si meritano, ovvero prima di tutto sul versante appunto «politico», che significa sia qualcosa di più del puro enunciato di progetto, sia qualcosa di meno delle immaginifiche «visioni» tanto di moda oggi, ma pronte a evaporare appena sorge…

L’automobile nella città del futuro

Capita a volte di chiedersi chi siano gli utenti dei nuovi servizi di mobilità condivisa. O meglio, che equilibri e intrecci esistano fra i profili reali, le aspettative e stili di vita, di questi utenti, e i piccoli o grandi segmenti di mercato a cui si rivolgono gli operatori nelle proprie strategie. Perché almeno su…

La scienza democratica dell’impasto socio-spaziale urbano

Quante volte si sono criticati i progettisti di spazi per la loro totale incapacità (o scarsa volontà, si mormora ogni tanto) a cogliere sia i reali bisogni di chi dentro a quegli spazi ci vive ogni giorno, sia a leggere seriamente e consequenzialmente le loro esperienze e osservazioni dirette. Passano i decenni, si potrebbe dire…

Le domande dell’innovazione urbana

Pare il trionfo dei progettini, di questi tempi: progettini che al massimo sognano di diventare progettoni, senza nulla perdere del loro retrogusto di chiuso e contingente. In pratica, la domanda di autorappresentanza senza mediazioni dei cittadini, così come si manifesta ai vari livelli di governo della cosa pubblica, è sbarcata anche sul piano delle decisioni…

La pietra elastica di Sim City

La marcia in più dei cosiddetti archistar non risiede certo nella qualità dei progetti, almeno del tutto analoga a quella di altri studi meno blasonati e sbandierati come garanzia di eccellenza. Sta invece nella grande abilità mediatica (di cui la comunicazione del progetto è parte assai più importante del progetto stesso) che riesce via via…

Urbano: ogni giorno, ogni ora

Le mille luci della città è un modo di dire così comune e diffuso, che non ci facciamo mai troppo caso, e invece dovremmo perché si tratta di un punto chiave per capire il senso del nostro futuro. Ovvero: se c’è qualcosa di assolutamente e visceralmente caratterizzante sono quelle lampadine accese. L’immagine dell’onesto contadino traviato…

La città nella cronaca e il Presidente Obama

Cosa si concentra, in un ambiente urbano? Partiamo dalla risposta più spontanea e apparentemente infantile, che però è anche quella giusta, almeno come primo passo: l’ambiente urbano è dato dalla concentrazione intrecciata di persone e manufatti, edifici e altro. Le persone esistono ovviamente anche in ambienti diversi, e in quegli ambienti diversi si portano o…

Diritto alla mobilità

In che cosa consiste la galera? Notoriamente, nella privazione della libertà, il che a sua volta significa svariate cose, prima fra tutte l’impossibilità di «farsi un giro» se non nel cortile dell’ora d’aria. Forse bastano questi pochissimi spunti, per intuire cosa stia dietro a qualunque riflessione sul diritto alla mobilità, individuale, collettivo, i suoi eventuali…

C’è vita intelligente fuori dallo shopping?

C’è qualcosa che non torna nell’entusiasmo da un lato per tutte le possibili tecnologie smaterializzanti dell’universo, dall’altro nel permanere di una cultura degli spazi a dir poco novecentesca, industriale, segregata. Quanto c’è di malafede, e quanto di ignoranza? Ogni tanto qualche autorità cittadina, regionale, federale, ministeriale o che, si dichiara sostanzialmente contraria ai centri commerciali,…

Un mostro si aggira in città

C’era una volta, tanto tanto tempo fa, un villaggio lungo il fiume, dal nome impronunciabile. Quando ci arrivarono gli antichi romani, per risolvere almeno la questione del nome, lo chiamarono Londinium. Poi divenne una città, e ci arrivavano dal fiume re, regine, duchi e tanti altri potenti. Passavano gli anni, i secoli, e tutti i…