Il successo ti ha cambiata, città giardino!

Il fatto che quasi tutta la pubblicistica internazionale, più o meno da sempre, si riferisca alla Garden City come a una «invenzione di Ebenezer Howard», ha indotto un equivoco di proporzioni enormi. Naturalmente fu lo stesso Howard ad alimentarlo non poco, intestandosi indebitamente una paternità culturale soltanto in minima parte propria, e che invece sia…

Diciamocelo: è la bicicletta che ucciderà il pianeta!

Pare certamente positivo che, in fondo seguendo virtuosamente e per l’ennesima volta l’intuizione di Jane Jacobs e non solo, l’interesse a proposito delle città si sia spostato abbastanza chiaramente da un approccio monolitico sulle immobili pietre (in senso lato, ovvero tutto ciò che interessa quasi solo architetti e ingegneri), giusto con qualche propaggine economica-sociale, a…

Psicologia della natura nel millennio dell’artificio

Ogni tanto, anzi meglio spessissimo, spunta qualche ricerca scientifica a ricordarci che non siamo dei pezzi di ricambio meccanici, ma esseri viventi, parte della natura, e che dentro la natura tendiamo a star molto meglio che inseriti in un ingranaggio. Il problema è che quasi sempre questa scoperta dell’acqua calda si accoppia puntualmente a un…

La città cresce e la gente mormora

Chi contesta l’idea di una teorica crescita infinita lo fa, spesso del tutto ragionevolmente, sulla base di un assunto diciamo così filosofico, che trae spunto da un altro uguale e speculare assunto osservandone l’assurdità: non sta né in cielo né in terra che in una situazione di risorse finite non rinnovabili, lo sfruttamento (annullamento di…

L’essere umano al centro della mobilità urbana

A volte gli elenchi sono obbligati, e come si sa negli elenchi in qualche modo c’è sempre qualcosa al primo punto, e poi al secondo eccetera, tecnicamente funziona così. Però assai meno tecnicamente si stabiliscono delle gerarchie, degli ordini di importanza, ed è avvenuto e avviene nelle funzioni urbane coi loro obiettivi e qualità spaziali.…

La metropoli post-petrolifera spiegata alle casalinghe

Spesso inseguendo piccoli progetti personali scambiati per il mondo intero, finiamo per farci sfuggire sino a che punto tutto si tiene, e quanto cose a prima vista ineccepibili, o superficialmente sgradevoli, guardate da un’altra angolatura cambino valore. I nostri stili di vita quotidiani ne sono un esempio perfettamente calzante, dato che ne proiettiamo inconsapevolmente (e…

Nella vita, quel che conta è lo stile

Si accusa sempre «il sistema» di qualunque nefandezza, e forse è pure vero: per fare le sciocchezze grandi, ci vuole una spinta grande, una stupidità grande. Però la domanda successiva è quella che spesso ci sentiamo rivolgere da qualcuno quando facciamo qualcosa che non approva lui, e in fondo non approviamo nemmeno noi: «ma te…

Il chilometro zero delle schifezze

Una trentina d’anni fa, quando tutte le discussioni sul ruolo della bicicletta nel trasporto urbano erano in gran parte ancora di là da venire, il sindaco di una grande città si fece per ovvi motivi di immagine fotografare su una piccola pieghevole mentre si chinava a bere a una fontanella. La foto suscitò tra le…

La bestia (molto) ottusa che c’è in noi

Il degrado ambientale forse ha già prodotto anche un degrado dell’ambientalismo, ridotto a vago istinto animale che si compiace della propria idiozia rotolandosi da qualche parte, beatamente ignaro di quanto gli accade attorno. Le pecore per esempio: gran parte della gente non ha mai fatto il pastore, ovvio, né si è mai sognata di capire…

M.I.T. Massachusetts: In Tavola!

Quando ormai diversi anni fa i due giornalisti canadesi autori di Plenty sperimentavano e raccontavano il loro anno di vita rigorosamente impostata alla «dieta delle cento miglia», giocoforza (motivi ovvi di mercato editoriale) dovevano dare alla narrazione una prospettiva molto familiare e soggettiva. Leggendo l’appassionante libro, si viaggiava dai terrapieni polverosi estivi della periferia urbana,…