Breve nota sul paesello felice

Un quotidiano nazionale mette in prima pagina la sua versione terzo millennio di «città ideale» per una volta non guarnita dalle solite visioni elettroniche simil-acquerellate di qualche architetto trendy. La foto, qui, che dà anche il titolo al servizio, è delle «mamme felici» che hanno trovato il modo/mondo ideale per tirar su la famiglia: il…

La politica urbana è politica & basta

I leghisti vogliono mandarci tutti a vivere in cantina? Così ipotizzava con surreale fulminante battuta un’amica urbanista presentando l’ennesima trovata dei nostri destrorsi localisti padani, nome ufficiale «Legge per il recupero dei piani seminterrati esistenti». Per nulla surreale invece, il concetto essenziale alla base della pensata, ovvero di trasformare milioni di metri cubi di valore…

Piano per Reston, Virginia (1962)

Simon Enterprises Costruzioni: Robert E. Simon Jr., Presidente L. Peter Clow, Presidente Divisione Residenza, Reston Glenn W. Saunders, Responsabile Progetto Carol R. Lubin, Aspetti Sociali Whittlesey & Conklin, Architettura e Urbanistica A. D. Little & Co., Aspetti Economici Massey Engineers, Consulenza Tecnica Springfield Surveys, Consulenza Tecnica Maggio 1962 PREMESSA Le moderne esigenze richiedono nuove idee…

Arretratezza spaziale suburbana

Cosa significa la parola «urbanizzato»? E che senso ha, per converso, l’idea di «spazio aperto» più o meno naturale, che a questa urbanizzazione si pone come alternativa, vuoi complementare vuoi dialettica? Partiamo dalla risposta più semplice possibile, quella che in fondo sta alla radice della parola urbs (e un po’ la distingue dalla analoga polis):…

La città diffusa non è città (anzi non esiste)

I giochi di parole dei piazzisti e venditori di illusioni sono stigmatizzati da secoli di aneddotica popolare, e fissati indelebilmente dalla penna di efficaci e famosi scrittori, ma a quanto pare il metodo funziona comunque ancora alla grande. Nelle parole della città imperversa ad esempio da lustri l’aggettivo «diffuso», inventato da qualche furbacchione (con varianti…

Il valore dello spazio residenziale privato

I bisogni dell’abitare in fondo si riducono a poche cose: quel che può variare, e moltissimo, è la qualità e articolazione della risposta, ferma restando assai stabile la sostanza. Al puro ricovero fisico dell’individuo e della famiglia, si aggiungono igiene personale, privacy, alcuni tipi di relazione, identità e simboli. Non è un caso, se negli…

Finanziamento pubblico dello sprawl?

Anche se gli interessati – vuoi per crassa ignoranza, vuoi per malafede – non lo ammettono mai, è abbastanza noto e confermato come la dispersione urbana altro non sia se non un condiviso viaggio verso il sole dell’avvenire della felicità per tutti. Un viaggio iniziato verso le fasi mature dell’industrializzazione occidentale, e per molti versi…

Malaspina: formazione di un suburbio metropolitano

I segni hanno sempre un senso. Figuriamoci i monumenti, quelli veri, come una bella statua di bronzo in mezzo a un’aiuola circolare. Una cosa che a chiunque fa venire in mente l’idea di città. Ed è esattamente a questo che pensa un chiunque passante, o meglio guidante, in rotta verso Milano dal settore orientale, quando…

Il successo ti ha cambiata, città giardino!

Il fatto che quasi tutta la pubblicistica internazionale, più o meno da sempre, si riferisca alla Garden City come a una «invenzione di Ebenezer Howard», ha indotto un equivoco di proporzioni enormi. Naturalmente fu lo stesso Howard ad alimentarlo non poco, intestandosi indebitamente una paternità culturale soltanto in minima parte propria, e che invece sia…