La scintilla dell’ideologia suburbana

Quando i Tre Uomini in Barca al lordo del Cane decidono di aver bisogno di una vacanza, hanno chiarissimo un quadro dei loro bisogni: relax, una bella distanza dai fumi e dallo stress della metropoli, ma tutto con una certa comodità, e la possibilità di tornare a piacere verso gli amati marciapiedi della pazza folla.…

Immigrazione, povertà, sprawl

Come si era più o meno intuito da tempo, la cosiddetta resistenza culturale alle migrazioni planetarie pian piano si sta rivelando per quel che è: una sorta di nimbismo collettivo inconscio, ovviamente articolato su vari piani, dall’ambientale al sociale, al consumistico, all’identitario. Del resto non è un caso se sono proprio i luoghi del culto…

Tutti i colori del verde (2008)

“Uèi, ma quant’acqua c’è, dentro quell’erba qui!”. Con tono innocente e ignoranza fisiologicamente inappuntabile, la signora milanese così descrive le risaie a qualche chilometro da casa sua che sta attraversando in bicicletta. E descrive a modo suo anche la nostra condizione identitaria postmoderna, perennemente in bilico fra una dimensione “globale” che sfugge, e un territorio…

La crescita suburbana (1914)

La straordinaria crescita urbana negli Stati Uniti e in tutto il mondo civile è avvenuta sull’arco di una sola generazione, e solo oggi si comincia fortunatamente a reagire. La città dal punto di vista umano si è rivelata un fallimento. Si sono troppo sfruttate la sovrappopolazione e la concentrazione di attività industriali, senza mettere in…

Paesomani e fuga dalla realtà

C’era una volta la malafede, il puro interesse personale che faceva fare salti mortali alla logica e alle regole, pur di imporsi. E nascevano così le infinite eccezioni d’emergenza alla normalità, la quale normalità però continuava a imperare formalmente come mainstream, diciamo a fare cultura, a orientare l’opinione, la convivenza. Ma poi c’è la buona…

Sprawl: stiamo perdendo l’ultimo treno?

Qualcuno si ricorda ancora gli anni ’70, quando sulla scorta del monito sui limiti dello sviluppo iniziavano a crescere i movimenti politici e di opinione di massa attenti all’ambiente, e la crisi petrolifera dava una ulteriore spinta alla consapevolezza. Un pochino ce lo ha rammentato in anni abbastanza recenti anche Jane Holtz Kay col suo…

La villettopoli sciupafemmine

«Questi posti non attirano gli storici dell’architettura, perché ci sono coinvolti assai pochi architetti conosciuti, né gli storici dell’urbanistica, perché non sono stati pianificati da professionisti noti. Gli storici delle politiche pubbliche tendono a ricostruire i percorsi delle leggi, più che i loro risultati pratici, e quindi manca ancora uno sguardo critico su come la…

Sermoni anti-metropolitani

Le parole sono importanti, e ancor più importante è il contesto in cui vengono pronunciate, nonché quello dentro cui si calano. Pensiamo al termine sprawl, all’immensa fatica per imporre il concetto nella consapevolezza di urbanisti e ambientalisti a cavallo dei primi decenni del XX secolo, soprattutto a fronte della fede quasi cieca nella necessità di…

Sviluppo del territorio comprensibile anche a un giornalista

Hanno inaugurato in pompa magna un’autostrada, i giornalisti vanno a sperimentarla e scoprono che non porta praticamente nessun vantaggio per spostarsi dall’origine alla destinazione. Gli alti papaveri con classicissima e storica (si direbbe strutturale in termini desueti) faccia di bronzo replicano che per forza l’ignaro cronista non coglie l’avanzamento per l’umanità di quella Grande Opera…

La triste storia dei centri commerciali (1978)

Fu nel 1943, solo 35 brevi anni fa, che Architectural Forum chiese a circa una dozzina di noti architetti di immaginare il futuro, e anticipare nuovi tipi di edifici che potessero affermarsi una volta finita la seconda guerra mondiale. Il mio contributo fu un articolo illustrato da schizzi, dal titolo “Shopping Centres” che mostrava quello che ora…