Origine del centro commerciale (1960)

Premessa Victor Gruen è considerato di fatto l’architetto che negli anni ’50 “inventa” il centro commerciale contemporaneo, o per meglio dire interpreta al meglio e con più successo la risposta delle grandi catene di distribuzione organizzata alle forme emergenti del suburbio americano. Quella che segue non è quindi né potrebbe essere in alcun modo una…

Tranquilli cittadini: nessuno vi vuole male, anzi!

Bisognerebbe proprio cominciare così, dicendo a tutti che quando un architetto le spara grosse o sta scherzando, oppure è un cretino da non mettere in conto. Per spararle grosse si intende soprattutto lanciarsi in quelle fosche profezie su città future paranoiche fatte di torri smisurate, che come ormai abbiamo imparato abbondantemente a nostre spese, funzionano…

Le infrastrutture verdi nella eco-città

La realizzazione delle infrastrutture verdi deve essere considerata al medesimo livello di quelle per i trasporti, la fornitura di cibo ed energia, i sistemi idrico e di gestione dei rifiuti. Le infrastrutture verdi possono dare un contributo significativo alla realizzazione di altre forme di strutture e servizi. In realtà, le eco-città devono utilizzare al massimo le…

Una prospettiva sulle città (1937)

Da un rapporto federale sullo sviluppo socioeconomico territoriale in epoca New Deal, una rapidissima ma significativa fotografia della forma urbana moderna novecentesca così come appare allo sguardo di un osservatore negli Stati Uniti del primo sviluppo metropolitano e automobilistico, fra grattacieli, segregazione funzionale, prima suburbanizzazione. Pur in nuce sono già evidenti tutti i caratteri dello…

La superstrada urbana (1932)

Il tasso di crescita della popolazione nelle città americane e in generale negli Stati Uniti sta rallentando. Gli esperti ci spiegano che probabilmente fra qualche generazione la popolazione del paese diventerà stazionaria. Continuerà comunque ad esistere lo spostamento dalla campagna verso la città a causa della crescente meccanizzazione dell’agricoltura, che riducendo la necessità di manodopera…

Earle Sumner Draper: esercizi di pianificazione territoriale (1933)

Parecchi anni fa mi capitò tra le mani una raccolta di testi di Carlo Doglio, che dal titolo si presentava come una specie di manuale pratico, Dal paesaggio al territorio: esercizi di pianificazione territoriale (il Mulino, 1968). Al mio sguardo da laureato in architettura con qualche velleitario sbilanciamento urbanistico, parve subito contraddittoria quella partenza che…

Voraci consumatori di suolo a loro insaputa

Tutti si occupano di territorio, per il semplice motivo che tutti ci stanno coi piedi appoggiati sopra. Escluse le sardine e simili, ovviamente. Però qualcuno se ne occupa (eccome se se ne occupa) a sua insaputa, come quando in casa ci giriamo sbadatamente pestando la coda al nostro amico quadrupede. Di solito il quadrupede miagola…

Milano: il buco nero urbanistico-finanziario

Sulle recinzioni che chiudono gli ultimi stralci di cantiere nell’area Garibaldi-Porta Nuova, all’ombra della torre Unicredit, sono affissi dei grandi cartelli su cui campeggia la scritta: «Milano entra in una dimensione internazionale». La causa di questa transizione sarebbe «la nascita della passeggiata più lunga di Milano», paragonata nell’ordine alla Highline (sic) di New York, alla…

Urbanistica e tempo libero (1914)

Quando si rivolge alle necessità del tempo libero, e lo fa nel modo adeguato, l’urbanistica dà il proprio meglio. Un’idea tanto ampia merita certo una spiegazione. Negli ultimi cent’anni la disciplina è stata dominata da due ideali: il primo è quello della monumentalità, che in America si è tradotta nel movimento City Beautiful; il secondo…