Fra un geometra e un urbanista, la differenza salta agli occhi (o no?)

Esiste un ovvio motivo diciamo così «tecnico» per cui le città storiche del passato remoto ci appaiono caratterizzate prevalentemente dai loro spazi, edifici, infrastrutture pubbliche: erano costruite infinitamente meglio di quelle private. Per due concatenate e consequenziali ragioni, pure quelle «tecniche», ovvero che da un lato i mezzi a disposizione non erano certo quelli attuali,…

La tecnica della difesa aerea nei riflessi urbanistici (1935)

Premessa Il problema non è affatto nuovo nel campo dell’urbanistica, nazionale e internazionale. Nuovo è questo campo di studio, come sono nuove le teorie di guerra e nuove le armi di combattimento. Ogni era, ogni età storica, ebbe i suoi tipi di guerra, di battaglia, che diedero sempre un volto caratteristico alle planimetrie delle città…

La «scoperta» dei Navigli

Il progetto di ripristino dei tratti urbani dei Navigli a Milano, e le relative polemiche che animano le cronache cittadine, rappresentano una questione prettamente locale. Fatalmente però essa assume significati che travalicano questa dimensione, investendo temi di più generali legati alla promozione e gestione di grandi progetti urbani. Alcune suggestioni: il rapporto con la città…

Bologna: nuove comunità urbane

Up on housing project hill Is either fortune, or fame You must pick one or the other Though neither of them Are to be what they claim (Bob Dylan, Just like Tom Thumb’s blues Premessa Bologna, una giornata qualsiasi. Chiunque attraversi passeggiando o guidando un’auto, oppure percorra in autobus, i quartieri periferici, non può fare…

Urbanistica: perché? (1915)

Appare evidente da qualunque punto di vista, quanto l’urbanistica riesca a stimolare e impegnare il pensiero di tante persone ogni giorno. Non si tratta neppure più di di qualcosa confinato a pochissimi esperti, ma via via che i vantaggi della pianificazione si evidenziano, si avverte il disagio tra moltissimi quando capiscono che le attuali carenze…

La città è monopolio degli architetti?

L’immaginario collettivo si fa catturare quasi automaticamente da certe immagini molto forti, suggestive, sedimentate. É piuttosto curioso che quella dell’architetto moderno, diretto discendente degli intellettuali del Rinascimento in versione giacca e cravattino, risalga più o meno all’epoca degli uomini soli al comando, i mitici anni dei mitici leader che facevano sognare le folle vuoi col New…

La densità territoriale dei neuroni

Prendiamola alla lontana: tempo fa un diffusissimo settimanale si poneva molto seriamente la domanda: «Ma stare nelle casette con giardino rende più egoisti?» Sembrerebbe la classica inchiesta di costume quando non c’è niente di meglio, gli eventi politici si fanno rarefatti, e anche i convegni scientifici non sfornano più a ritmo tanto serrato quelle succose notizie sulla cura…

Wythenshawe: una moderna città satellite (1935)

Nessun grande progetto in questo paese ha attirato più attenzione, o merita studi più attenti, di quello di Wythenshawe, collocato leggermente a ovest della parte meridionale di Manchester, delimitato a nord dal fiume Mersey. Rappresenta un concreto e riuscito tentativo da parte di una grande città di provincia di trovare, insieme all’offerta di un immenso…

Milano contro l’urbanesimo (1928)

Contro il fenomeno affatto moderno dell’urbanesimo lottano tutte le nazioni della vecchia Europa. È sintomo di vecchiezza l’anelare delle popolazioni verso la vita raffinata delle città e lo sprezzare la vita dei campi. Per tale via forse la razza per qualche rispetto s’affina, ma per molti altri decade e perde di vigore e di potenza.…

Con l’urbanistica si mangia

Fra le tante cose curiose, e piuttosto goffamente contraddittorie, del dibattito corrente sulle città, c’è il loro aspetto «alimentare». Emerso ad esempio al più alto ed esplicito livello alcuni anni fa nello scontro mediatico e culturale fra il gruppo di urbanisti-architetti responsabili del master plan del sito Expo 2015 e le autorità del Bureau International…