Un progetto per la «utopia urbana» di Christiania (1991)

Cari Amici!
Il Piano Verde di Christiania è pronto!
Una breve introduzione:

Prima un po’ di storia

Il «blocco dei residenti» è stato introdotto nel 1987 fra le poche regole di Christiania. Prima di tutto e principalmente, consideravamo ragionevole preservare e mostrare rispetto per quanto rimane delle rive storiche di Copenaghen, e per il tipo di paesaggio culturale e naturalistico che rappresentano. La zona era, secondo il parere di molti, già sovraffollata, e le pressioni da parte di chi voleva stabilirsi qui e costruire, insieme a quelle governative, portarono al «blocco dei residenti» poi abolito. Inoltre, dopo l’87, venti edifici sono stati eliminati o distrutti. Con la legge di Christiania, la Direttiva Nazionale Urbanistica, e la presentazione del piano regolatore locale, si definì una nuova situazione.

Era convinzione diffusa qui a Christiania che la distanza fra teoria e realtà fosse troppo grande nel piano presentato, e decidemmo di proporre un piano nostro, immagine più realistica di come fosse possibile conseguire i nostri scopi, ed assicurare che Christiania rimanesse un’area aperta per le attività del tempo libero. Fu preparata la bozza «Il Nostro Piano» che servì da punto di partenza per questo «Piano Verde di Cristiania». Il vantaggio rispetto al piano di quartiere del governo, è che si può realizzarlo senza l’uso della forza.

Redazione: Karit, Thorleif, Jørgen, Claus and Benny
Coordinamento: Finn
Disegni: Rami, Rene J. and Fupz
Impaginazione: Anna
I. GLI OBIETTIVI DEL PIANO VERDE

Nel Piano Verde, vogliamo descrivere e spiegare la prospettiva, i principi, i nostri orientamenti per l’organizzazione spaziale di Christiania. Sulla base del principio di auto-amministrazione, vogliamo prenderci cura dello sviluppo locale in quanto zona aperta, creativa, costruttiva, in equilibrio ecologico. Il Piano Verde è una proposta che riguarda:

  • Come possiamo nel corso degli anni, rendere Christiania anche più ecologicamente valida.
  • Come le zone delle sponde e del lago possano, con un delicato spostamento di abitazioni, offrire un buon equilibrio estetico.
  • In quali modi Christiania può fungere da area creativa ecologica, a vantaggio sia del residenti che degli amici.

Il piano si basa sui primi giorni di Christiania, sul gruppo ecologico, sulle iniziative nelle varie aree tematiche: nate da molti anni di interesse e amorosa cura per le zone verdi di Cristiania, e per la terra in generale, sulla quale tutti abitiamo.

Gli obiettivi generali

  • Costruire una società autogovernata, dove ogni individuo possa liberamente sviluppare sé stesso e una responsabilità comune.
  • Che questa società rimanga economicamente autosufficiente, e il suo antagonismo comune sia di mostrare all’esterno come l’inquinamento materiale e mentale possa essere evitato.
    13/11 – 1971

II. OBIETTIVI E PROSPETTIVE

a. il punto di partenza

Il nostro punto di partenza sono le sponde storiche e il paesaggio culturale, l’insieme di natura e edifici che si è formato attraverso 300 anni come insediamento militare, e negli ultimi 23 con le cure di Christiania. Sin da quando gli edifici e l’area sono stati occupati – e aperti al pubblico – nel 1971, l’obiettivo originale di Cristiania è stato oggetto di innumerevoli discussioni e possibili prospettive. Uno degli elementi costanti e fondativi, la democrazia locale e l’auto-amministrazione.

b. Auto-amministrazione

Gli obiettivi principali di uno sviluppo nella libertà possono essere articolati in tre principi fondamentali, che hanno determinato il modo in cui vogliamo gestirci:

  1. Principio di auto-amministrazione e responsabilità

  2. Principio di solidarietà

  3. Principio di equilibrio naturale

Il principio di auto-amministrazione e responsabilità (per l’individuo, l’area, Christiania), insieme al principio di solidarietà (estendere il nostro interesse verso gli altri) può essere considerato come la condizione base del libero sviluppo individuale nella comunità, in equilibrio con la natura. Con questi principi a fare da orientamento, i problemi possono essere risolti con regole comuni ridotte al minimo. Cerchiamo di raggiungere un accordo attraverso la discussione, anziché l’azione individuale. Questo tipo di democrazia rende superflua la maggior parte dei controlli.

c. La città del futuro

La società urbana futura da un punto di vista ecologico

La gente si precipita dalla campagna verso la città, perde le proprie radici, si trova confinata in un alloggio, con un uccellino in gabbia, il quadro di una mucca appeso al muro, una pianta in vaso sul davanzale. Sul lungo periodo, questo non funziona! Per migliaia di anni, le società umane hanno vissuto nel mondo delle piante e degli animali. Dobbiamo ricostruire un intreccio fra il nostro operare e quello della natura libera. Ai bambini piace abitare e accedere alla natura. I grandi apprezzano abitare e accedere a natura e cultura. Natura e cultura formano la città del futuro. Un giardino pubblico non è un ambiente vegetale e uno Zoo non è un mondo animale. Noi vogliamo i pesci nei laghi! E gli animali che brucano nei parchi! Le persone nella natura! E senza tutto questo pensiero economico di breve prospettiva.

Natura, cultura, spirito

L’architettura, l’ecologia, gli spazi verdi di Christiania

Non possiamo accettare la «linea di demarcazione» del piano urbanistico governativo, che spacca Christiania in due: una città densamente abitata e un parco vuoto. Vogliamo la città in campagna, e la campagna in città, non mescolate in un unico pastone, ma come zone diversificate: spaziose, amabili, piene di sorprese gradevoli. Ecco perché, in ciascuna zona, dobbiamo rivalutare gli edifici, e considerare le nostre abitazioni attraverso gli occhi della comunità:
Sono collocate indebitamente in un’area delicata e tranquilla?
Sono state costruite nonostante le proteste?
Provocano buio, freddo, umido?
Vorreste trasferirvi, se ci fosse un altro posto?
La mia casa sarà demolita quando mi sposterò?
In alcune zone, la natura deve avere libero corso (boschi lasciati a sé stessi); in alter deve essere coltivata dalla gente (gruppi di abitazioni). Dobbiamo avere erba sulle sponde per i piccoli animali. E la striscia della Refshalevej deve essere a verde, tagliata da percorsi pedonali e strette line spartifuoco, con aree parcheggio ad entrambe le estremità. Vogliamo un piccolo porto per le case galleggianti a Holmen; e spazi per le canoe e i kayak con posti per accendere fuochi; strutture per mostre d’arte e laboratori. Ossigeneremo l’acqua con celle solari e fontane azionate da mulini a vento, e cascatelle. Faremo meglio e più efficientemente nell’uso dei nostri rifiuti. Ripuliremo da soli gli scarichi idrici trasformando Dyssen in un’isola. Vogliamo case a basso consumo energetico, e collettori di energia termica e solare sulle sponde. […]

d. Eco-valutazione

Iniziative di miglioramento ambientale a Christiania esposte in forma di modello

In questa sezione, valutiamo le iniziative di miglioramento ambientale attuali, per rendere più evidente una prospettiva che molti non riescono a cogliere. Così il quadro può essere paragonato ad altre iniziative ufficiali in corso oltre i nostri confini, ad esempio nelle municipalità Verdi con interessi ambientali. Il modello si basa su tre articolazioni:

I. Gestione di tutti i rifiuti
II. Tecnologie e prodotti più puliti
III. Una diversa consapevolezza nello stile di vita

I. Gestione di tutti i rifiuti

a. Raccolta della spazzatura e depurazione degli scarichi

L’unica possibilità valida è una gestione locale e diretta della massima quantità di spazzatura possibile. A Christiania la separazione dei rifiuti è decentrata, ovvero ogni nucleo familiare divide i propri scarti e li consegna a tre centri raccolta: piattaforma rottami, impianto per il compost, e Machinehall: per vetro e scarti di cucina. Ricicliamo circa il 50% dei rifiuti. Nel breve periodo, incrementeremo la produzione di compost, con vantaggi collaterali in termini di posti di lavoro locali, e attivazione di nuovi impianti di trattamento. Nel lungo periodo, vogliamo arrivare a riciclare l’80% degli scarti familiari. É quasi terminato il sistema fognario centrale di Christiania. Nelle zone esterne gli scarti galleggianti sono smistati fra:
1. Escrementi, da avviare alla decomposizione
2. Acque grigie, reimmesse in circolo in aree naturali.
Nel breve periodo, sarà completato il sistema fognario e l’allacciamento alla rete.
Nel lungo periodo, depureremo e gestiremo localmente le acque di scarico.

b. Contenere lo spreco del deflusso
Acque:
Le iniziative attuali: Gabinetti con scarico a terra, abitazioni a basso consumo d’acqua, apparecchiature di risparmio idrico negli impianti bagno comuni, controllo dei traboccamenti. Nel breve periodo, installeremo strumenti di misurazione idrica, opereremo sul risparmio idrico, e sulla manutenzione delle reti. Nel lungo periodo, si riutilizzeranno le acque piovane.

Elettricità:
Le iniziative attuali: Informazione, lampadine a basso consumo, impianti a basso voltaggio, turbine a vento domestiche e celle solari. Nel breve periodo, saranno installati impianti di misurazione nei laboratori, negozi, aree comuni ecc. Inoltre informazione, dimostrazioni, ricerche di mercato, analisi, sviluppo, ricerca per metodi di risparmio energetico. Nel lungo periodo, vogliamo sviluppare sistemi di energie rinnovabili, e rivolgerci a sistemi a basso voltaggio.

II. Tecnologie e prodotti più puliti

a. Cambiamenti di entità minore

Prodotti ecologici, meno sostanze velenose, salute preventiva, interventi, mercato edilizio con materiali riciclati e prodotti ecologici, consulenza edilizia ed energetica.
b. Cambiamenti essenziali

Il riscaldamento a Christiania è decentrato e quindi i consumi sono verificabili; non c’è riscaldamento elettrico; il calore è ottenuto in parte da legname di secondo uso; si sperimentano nuove tecniche per la cottura; l’acqua per lavarsi è al 50% a riscaldamento solare; sperimentano installazioni con acqua recuperata. Anche se il lago ha un flusso di corrente dall’acqua del porto, sarà comunque necessario aggiungere vitalità a queste acque «mezze morte», realizzando una serie di cascate artificiali sulle sponde.

c. Cambiamenti
Una città senza auto: solo trasporto merci.
Poche macchine: molto lavoro.

III. Una diversa consapevolezza nello stile di vita

a. Cambiamento nei bisogni

L’essere in grado di decidere da soli, insieme alla responsabilità collettiva, dà una comprensione condivisa, e la possibilità di modificare consapevolezza e bisogni. Si tratta di uno degli elementi più importanti, perché l’ecologia indica la comprensione del rapporto fra le persone e la natura.

b. Cambiamento negli stili di vita: la struttura sociale

In una democrazia rappresentativa, è difficile modificare il proprio modo di vivere, per ché le decisioni sono prese in modo centrale. Non ci si può adeguare localmente. Contro questo si colloca la storica autonomia di Cristiania per il diritto a decidere sulla propria area. Qui sta l’elemento più importante dell’orientamento di tutte le iniziative ambientali: decisione autonoma e attuazione diretta attraverso una struttura decisionale decentrata e graduale. Il risultato di questo approccio è visibile tra l’altro nella creazione di 3-400 posti di lavoro, nella realizzazione di progetti economici locali comunitari, e nell’attuazione del Piano Verde.

IV. I CONTRIBUTI DELLA COMUNITÀ

a. Amministrazione delle aree Verdi di Christiania

Una breve storia.
Sin dall’inizio le aree Verdi di Christiania sono state gestite come un complesso unico. Qualche volta, gli interessati hanno preso l’iniziativa di realizzare spazi da gioco e simili. Altre volte, zone diverse sono state organizzate per attività di lavoro. Alcuni hanno tagliato alberi per lasciar entrare luce nelle abitazioni. In alcune zone è stato semplicemente utilizzato un «addetto» per tagliare l’erba, potare gli alberi ecc. Altri semplicemente si improvvisano addetti, con maggiore o minore soddisfazione del prossimo. Primavera e autunno sono normalmente stagioni di lavoro comune per la pulitura e manutenzione, e nel tempo a partire dal 1980 è stato composto un gruppo di giardinaggio, che con piccole somme a disposizione ha realizzato vari progetti. Le cose sono andate avanti senza troppi contrasti, ma ci sono due dispute ancora non risolte. Il conflitto riguarda la «privatizzazione» delle aree comuni. La prima è l’accorpamento degli abitanti della zona Psyaks del prato davanti alla Grey Hall per farne degli orti. L’altra riguarda 7-8 case sul lago e le sponde che in modo irresponsabile rovinano l’equilibrio estetico di quella che altrimenti sarebbe una zona bellissima e tranquilla.

Esempi dalla vita quotidiana: Alcuni abitanti notano l’usura delle sponde per il passaggio costante di turisti e sportivi. Si rivolgono al gruppo giardinaggio, che interviene e realizza una scalinata naturale. Uno dei giardinieri passeggia sulla riva del lago e scopre cinque piante di olmo malate. Il gruppo verifica con la zona dove sono stati individuati gli alberi, e ottiene il permesso di rimuoverli. Una delle zone vorrebbe avere ridotto un accesso dalle rive e più erba. Un paio di giardinieri danno consulenza agli abitanti, che realizzano materialmente il lavoro durante uno «action day».

Un modello non ancora sperimentato: In una zona si è convenuto di rinnovare le scalinate, piantare fiori, tratti erbosi, realizzare cascatelle ecc. L’ufficio edilizia e il gruppo di giardinaggio collaborano alla formazione del progetto, e sostengono attraverso consulenza, attrezzi e macchinari, oltre a terminare le opere se gli abitanti non lo fanno entro due fine settimana.

Il futuro
Come sarà possibile mantenere e modificare le zone verdi in futuro? Possiamo solo continuare come abbiamo fatto negli ultimi dieci anni, nell’interazione fra bisogni materiali e biologici, quelli dei residenti e del gruppo giardinieri. Istituiremo una Unione degli Amici delle Aree Verdi di Christiania, comprendendo chi le ama. E discuteremo col gruppo del lago, quello ecologico, Machinehall, quello del giardinaggio, i rappresentanti delle zone, l’ufficio edilizia e altri.

Economia
Tutto si paga coi fondi comuni di Christiania, risparmi dai residenti delle zone, ed infine da vari altri fondi.

b. Amministrazione di edifici e spazi

Obiettivi
Costruire una rete autogestita di gruppi che si prendono cura di edifici e spazi a Christiania.
Organizzazione
Il gruppo di incontro dei costruttori è un’organizzazione ombrello per una rete di gruppi auto-organizzati come quello per l’elettricità, l’acqua, le fogne, il giardinaggio, edilizia e manutenzione, smaltimento rifiuti, ecologia, consulenza per le costruzioni, e il gruppo «trova soldi».
Il gruppo di incontro dei costruttori si riunisce una volta al mese e comprende rappresentanti delle dieci zone di Cristiania, insieme a quelli dei vari gruppi tematici.

Il futuro
Come si gestiranno gli edifici in futuro? Continuiamo come abbiamo fatto in tutti questi anni, attraverso l’interazione fra residenti, le aree tematiche, l’ufficio edilizia. Esempi: Un abitante vuole costruire una torretta sul tetto. Contatta l’ufficio edilizia o uno degli artigiani specializzati, per avere indicazioni su come procedere. C’è bisogno di un nuovo tetto. Viene contattato l’ufficio edilizia e si propongono progetto e costi. Il progetto è eseguito dagli artigiani specializzati insieme al residente, o autonomamente dall’abitante. Una zona necessita di una verifica per le necessarie manutenzioni periodiche. Si contatta l’ufficio edilizia e tecnici e artigiani esaminano gli edifici. Si predispongono elenchi di priorità e costi relativi.

Economia
I costi sono coperti da fondi comuni, da quelli per l’edilizia, dai risparmi dell’area, infine da altri fondi.
[…]

Titolo originale: Christiania’s Green Plan, Project Designed by the Inhabitants of Christiania – Estratti traduzione editing a cura di Fabrizio Bottini

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